Il campione del mondo in carica mette in cassaforte le sue speranze iridate dopo aver vinto una gara pazza trascorsa a controllare gli attacchi di un arrembante Evans e complicata dall’arrivo della pioggia. Ha completato il podio Sebastien Buemi, mai capace di tenere il passo dei primi due.

 

Avvio difficile per l’ePrix di Berna, che ha visto una bandiera rossa dopo trenta secondi dal via per  un contatto tra Wehrlein e Gunther e tra Lynn e Frijns che ha creato un imbottigliamento di tutto il gruppo di piloti alla prima chicane. La ripartenza, avvenuta dopo mezz’ora, è stata però oggetto di una decisione particolare da parte della Direzione Gara, che ha ordinato il riposizionamento delle vetture secondo l’ordine della griglia di partenza; ciò ha creato un acceso diverbio da parte di quei piloti, come Massa, Di Grassi e Vandoorne, che erano riusciti a tagliare attraverso la chicane guadagnando molte posizioni.

Vergne vs Evans

A tenere banco per tutta la gara è stata la lotta per il primo posto tra Evans e Vergne. Fin dalla ripresa della gara infatti il neozelandese della Jaguar si è attaccato agli scarichi del francese, dimostrando un passo gara migliore e tentando fin da subito alcuni attacchi molto audaci. Evans, essendo ormai fuori dalla lotta mondiale, ha potuto rischiare di più, sebbene l’arrivo della pioggia nelle fasi finali della gara gli abbia impedito definitivamente di compiere l’attacco al leader del mondiale.

Pochi sorpassi ma buoni

In una gara molto conservativa, uno dei pochi piloti ad essere inicisivo è stato Sam Bird, autore di un bel sorpasso sull’esterno ai danni di  Gunther. Il pilota di giornata in termini di aggressività e sorpassi non può non essere però André Lotterer, che dopo essere rimasto coinvolto nel contatto iniziale è riuscito a risalire fino alla quarta posizione, sopravanzando così Di Grassi nella classifica piloti. Determinante per la rimonta è stato l’utilizzo ottimale dell’atttack mode (l’overboost di potenza a disposizione di tutti i piloti della durata di 4 minuti disponibile due volte durante la gara) che gli ha permesso di superare sia Abt che Gunther.

L’ePrix di Berna è da dimenticare invece per le Mahindra, con D’ambrosio scivolato nelle retrovie per un drive through e con Wehrlein che, dopo essere riuscito a ripartire in seguito al contatto al via, si è fermato in pista per un problema tecnico causando una full course yellow. Male anche per Di Grassi, che ha tagliato il traguardo in decima posizione e che vede ora le sue speranze iridate scivolare a 33 punti di distanza da Vergne.

La Formula E vola ora a New York con Vergne sempre più vicino al secondo titolo consecutivo per il doppio appuntamento conclusivo del 13 e 14 luglio.

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