La FIA ha annunciato che i membri del team Aston Martin sono invitati a presentarsi di fronte a una videoconferenza alle 15:00 di lunedì 9 agosto per discutere del “caso Vettel”.

Vettel è arrivato secondo nel Gran Premio d’Ungheria, dietro uno straordinario Esteban Ocon dell’Alpine, ma dopo un’ispezione post-gara della sua auto si è scoperto che non aveva il minimo obbligatorio di un litro di carburante richiesto dalla FIA per condurre i controlli di legalità.

La squalifica da parte della FIA è arrivata in serata, tanto che Carlos Sainz, arrivato quarto, ha anche “festeggiato” il conseguente terzo posto. Ma prontamente l’Aston Martin ha fatto ricorso e allora la classifica finale è stata congelata.

Il team, tuttavia, ritiene di aver scoperto “nuove prove significative” che non erano disponibili al momento dell’esclusione di Vettel dai risultati della gara dell’Hungaroring. Gli uomini “in verde” sono fermamente convinti che i calcoli dai misuratori di portata del carburante mostrassero che c’era molto carburante a bordo dell’auto per superare i controlli, ma si trattava solo di riuscire a estrarlo.

Alla luce delle lamentele dell’Aston, la FIA ha deciso di sequestrare l’auto di Vettel e trasportarla presso la sua struttura tecnica in Francia in modo che possa essere ulteriormente ispezionata se necessario.

I dati del team indicavano che, data la quantità di carburante nell’auto all’inizio e ciò che è stato registrato come utilizzato dai misuratori di flusso del carburante della FIA, nel serbatoio sarebbero dovuti essere rimasti 1,74 litri. Tuttavia, è stato possibile pomparne solo 0,3 litri fuori dalla FIA dopo il GP, lasciando 1,44 litri non contabilizzati.

Il team principal Otmar Szafnauer ha dichiarato domenica sera ad Autosport che il team ritiene che la pompa di sollevamento dell’auto si sia guastata, compromettendo gli sforzi per estrarre il carburante dall’auto.

Oltre a chiedere un diritto di revisione sulla base delle nuove prove significative che sono state scoperte, Aston Martin ha anche presentato un ricorso separato sulla questione.

Si ritiene che l’appello potrebbe concentrarsi in parte sul permesso al team di sostituire quella che pensa sia una pompa di sollevamento rotta con una nuova identica, e quindi di fare un altro tentativo per ottenere il carburante dall’auto.

L’udienza della FIA di lunedì, dunque, stabilirà innanzitutto se le nuove prove scoperte dall’Aston Martin saranno accettate come motivo per esaminare nuovamente la sanzione.

Solo se gli steward sono convinti che le prove siano significative e rilevanti, oltre a essere state scoperte, terrà una nuova udienza per esaminare il caso specifico.

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