Il 27 ottobre 2024, Carlos Sainz ha ottenuto una pole position spettacolare al Gran Premio di Città del Messico, segnando il suo miglior tempo in 1:15.946. Questo risultato è stato ottenuto grazie a due giri quasi perfetti nel Q3, con Sainz che ha sfruttato al massimo le caratteristiche della sua Ferrari.
Durante il Q3, Sainz ha dimostrato una notevole abilità nel gestire le gomme morbide, riuscendo a completare due giri veloci senza errori. La sua prima tornata è stata sufficiente per ottenere la pole position, ma ha migliorato ulteriormente con secondo. Il secondo giro è stato ancora più veloce, con un tempo di 1:15.946 che ha battuto Max Verstappen di due decimi.
La Ferrari ha lavorato duramente per migliorare la preparazione delle gomme, un’area critica che ha rappresentato una sfida durante le qualifiche. Questo sforzo è stato ripagato con una prestazione straordinaria in qualifica.
Ma da dove nasce questa prestazione? Per rispondere possiamo andare a vedere e a confrontare i grafici del miglior giro di Carlos Sainz e Max Verstappen. Ci teniamo sempre a ricordare, che avendo a disposizione dei dati parziali (ad esempio mancano andamento frenata, forze laterali e longitudinali, percentuali differenziale in pressione e in rilascio, ecc…) l’analisi che andremo a fare di seguito non può essere esaustiva. Possiamo comunque sempre trovare degli spunti interessanti.
Dal confronto vediamo come Sainz costruisca tutto il suo vantaggio nel primo settore. In particolare nei due rettifili principali ottiene velocità di punta di + 1km/h e +4 km/h maggiori rispetto alla RedBull.
Non solo, la sua Ferrari si è dimostrata molto bilanciata e prevedibile anche nelle curve lente, in particolare in fase di trazione. Sainz costruisce tutto il suo vantaggio fino a curva 6, in una zona del tracciato dove conta molto il grip meccanico e la velocità di punta.Nella parte più guidata, da curva 7 a curva 11 è invece la RedBull di Verstappen a recuperare terreno. Questo settore (quello dello snake) è caratterizzato da curve medio veloci. In particolare si può notare come Verstappen riesca a fare curva 9 completamente a gas spalancato, cosa che non riesce a Sainz e nemmeno a Norris. Rispettivamente in curva 7 e in curva 10 Verstappen risulta + 9 km/h e +6 km/h più veloce rispetto a Sainz.
Ancora una volta la RedBull si dimostra molto equilibrata e suo agio nelle curve ad ampio raggio. La vettura austriaca risulta avere un ottimo handling e la configurazione a carico aerodinamico elevato le consente di avere una rotazione ottimale in questo settore.
Rimane da analizzare l’ultimo settore: quello dello stadio. Questa parte del tracciato risulta molto lenta, con una unica accelerazione finale a ruote sterzate verso il rettilineo di partenza. Anche qui Verstappen riesce a rosicchiare qualcosa a Sainz, ma il delta rimane abbastanza livellato.
In particolare si nota la diversa interpretazione tra curva 13 e 15. Sainz è costretto a parzializzare molto, ma riesce a tenere una percentuale di throttle al 55% in curva 14. Lo spagnolo sacrifica l’ingresso per cercare di avere più trazione. Verstappen, in questo è più discontinuo. Ha delle percentuali di massime di throttle più alte, ma in curva 14 è al 23%. In curva 15 poi riesce poi ad andare full gas.
L’analisi appena svolta ci può dare qualche spunto per parlare di setup. Anche qui in Messico Ferrari sembra cercare una strada diversa rispetto agli altri competitor. Lo aveva fatto a Monza e anche ad Austin.
Le vetture di Maranello sono scese in pista con un assetto più scarico, privilegiando le velocità di punta. In particolare sembra come anche il setup sospensivo sia abbastanza morbido, con un buon inserimento sui cordoli e ottimizzato alla ricerca del miglior grip meccanico. Di contro pagano nel settore centrale più guidato, dove serve maggior carico aerodinamico e una vettura più rigida per favorire la stabilità del fondo. Soluzione questa probabilmente ricercata da Mclaren e Redbull.
Per concludere, la pole position di Sainz è un grandissimo risultato per la Ferrari, che vuole cercare di consolidare la sua posizione nella classifica costruttori e magari attaccare Mclaren stessa al primo posto. Tuttavia, la gara sarà una sfida aperta, con Max Verstappen e Lando Norris agguerriti e con Charles Leclerc che partirà dalla quarta piazza. L’Autodromo Hermanos Rodriguez è noto per il suo lungo rettilineo di partenza, che potrebbe favorire anche gli inseguitori. Fondamentale sarà tenersi al riparo dai guai in curva 1.
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