Tsunoda – Quasi sicuramente lo ha sempre pensato, ma ora lo dice anche esplicitamente: per il mio futuro vorrei un sedile della Red Bull e credo di meritarlo. In un’intervista rilasciata in esclusiva a Motorsport, Yuki Tsunoda non ha certo fatto professione di modestia e ha detto pane al pane e vino al vino. Che sia in ascesa, del resto, lo testimonia il buon mondiale sinora condotto.
“Se guardo da una prospettiva esterna – ha dichiarato – in precedenza, anche se il mio giro o la mia prestazione o la mia guida erano buoni, penso che le comunicazioni radio e il controllo emotivo fossero molto carenti, un grande passo avanti rispetto a Daniel, per esempio, sento comunque di essere un pilota completo”.
Tsunoda si era appuntato in agenda a caratteri cubitali gli aspetti su cui migliorare e lavorare. E non li ha persi di vista neppure per un istante. E con la crescita del lavoro su di sè gli è arrivata anche quella dell’autostima: “credo in me stesso e sto trovando più controllo e consistenza- afferma ancora a Motorsport – sono molto contento di riuscire a centrare l’obiettivo ogni volta, questo è ciò che devo fare, concentrarmi su questo piuttosto che sulle voci di corridoio o altro”.
Del resto se, come ancora ricorda MS; ventidue dei trentaquattro punti sinora conquistati dalla Racing Bulls Visa Card portano la sua firma, un caso non deve proprio essere. E alla Red Bull i conti li sanno fare bene. “Conoscono le mie prestazioni e sono soddisfatti – rimarca Tsunoda – è per questo che hanno prolungato il mio contratto per il prossimo anno , quindi è abbastanza chiaro, devo solo continuare a fare prestazioni, poi, se tutto va bene, le cose verranno da sè”
Ma è evidente che lui non intenda lasciare nulla di intentato per sbarcare in Red Bull. “Mi sento pronto a lottare contro squadre e posizioni più alte- è il grido di battaglia conclusivo del samurai del circus – e anche contro Max, ma devono essere loro a decidere”. E , dalle sue parole, si dice convinto che decideranno in suo favore.