F1 News Alpine – Non tutti i matrimoni durano in eterno. Nemmeno in Formula Uno. Accade così che l’Alpine , per richiedere motori, bussi alla porta della Mercedes e questo significherebbe mettere in pensionamento la Renault. Che non è esattamente una notizia di secondo piano, considerando quanto la casa automobilistica francese abbia dato al mondo del circus, da Alain Prost a Renè Arnoux, fino al compianto Jean Pierre Jabouille quando era Renault e basta, poi nell’era Briatore quando quest’ultimo fece rinascere la Benetton dalle sue ceneri e la Renault fu la fenice.
“Con la chiusura certa del reparto motoristico di Viry Chatillon- sottolinea Autosprint- il ruolo della Renault in F1 , anche se ribrandizzata Alpine, si chiude, se non per sempre, per un numero indefinito di anni , fino a chissà quando”. Autosprint non dimentica poi di aggiungere che questo significherà anche mal di testa per ben cinquecento dipendenti costretti a ricollocarsi altrove.
Un colpo al cuore sul piano economico, ma anche della storia. “Termina un ciclo sportivo – sottolinea ancora Autosprint – che ebbe inizio addirittura nella seconda metà degli anni 70 con l’avventura del turbo V6 che nel giro di pochi anni cambiò il volto della F1 portando in dote anche i radiali Michelin”. La Renault, insomma, non irruppe sulla scena unicamente per vincere ma anche per innovare. E riuscì in entrambi gli scopi. La storia Renault parla anche del periodo aureo con Fernando Alonso nelle stagioni 2005 e 2006 e poi di un sodalizio con la Red Bull che portò Sebastian Vettel a primeggiare tra 2010 e 2013.
Insomma, saracinesche abbassate sulla Renault. Si chiude il sipario e , anche per la Alpine, si affaccia un futuro che è ancora tutto da scrivere. La malinconia regna sovrana.
F1 News: tutte le ultime novità dal mondo della Formula 1!