Il circus della formula1 non dorme mai e tanto meno i tecnici che all’interno degli headquarters delle varie squadre lavorano incessantemente per trovare nuove soluzioni tecniche.
A spiccare all’occhio nel turno del gran premio di Austria sono le nuove prese d’aria delle frecce d’argento, che mostrano una configurazione particolarmente innovativa ed inedita. È molto importante cercare di fornire una spiegazione tecnica per poter capire il vero motivo della nuova configurazione, specialmente quando utilizzata su un circuito come l’A1 ring.
Una pista in cui sono presenti moltissime accelerazioni, seguite da lunghi rettilinei, è chiaramente il posto perfetto dove poter cercare di ridurre la resistenza aerodinamica; riuscirci senza dover sacrificare le doti deportanti dei profili alari, al contrario, è questione per pochi esperti.
Se analizzata da più vicino e posta a confronto con la vecchia disposizione delle prese d’aria, la nuova tipologia di condotti parrebbe essere inclinata rispetto al flusso che la investe. Si osservi la rappresentazione di seguito esposta:

Foto Albert Fabrega

Sono tre le principali modifiche visibili:
• L’aggiunta di un profilo aerodinamico tra lo specchietto e la presa.
• L’aggiunta di un prolungamento alare sulla parte inferiore della presa d’aria.
• L’inclinazione della presa d’aria, che non è più orientata perpendicolarmente al flusso.
Se per le prime due variazioni è possibile ipotizzarne lo scopo, ovvero l’indirizzamento e la pettinatura dei flussi d’aria verso la zona posteriore della vettura, non è così scontata la comprensione della terzo elemento nella lista.
Per capire a fondo la novità tecnica è innanzi tutto necessario uno schema che possa rappresentarla a dovere:

Il motivo per il quale si attribuisce una inclinazione alla presa d’aria, potrebbe celarsi dietro al principale problema che questa tipologia di elemento si trascina dietro: la resistenza aerodinamica.
Infatti, il flusso interno alla vettura colpisce una grande quantità di ostacoli quali per esempio i radiatori, le componenti meccaniche e le stesse pareti del condotto.
Conseguente, quando una certa quantità di gas (in questo caso il flusso d’aria che incontra la vettura in movimento) imbocca il condotto di raffreddamento, subisce una serie di urti che determinano un elevato rallentamento dello stesso, all’interno del corpo vettura. Si visualizzi lo schema per capire meglio:

Qualora una nuova parte di flusso raggiungesse l’ingresso del condotto, troverebbe una barriera di gas molto lento che non permette a nuove molecole di entrare nella presa. Come conseguenza, giungendo con alta velocità ed urtando contro un muro di particelle più lente, la nuova porzione di corrente di aria sbatterebbe generando un incremento di pressione.
Di fatto, e proprio per il motivo appena spiegato, davanti agli imbocchi dell’impianto di raffreddamento delle vetture di formula 1 è rilevabile un maggiore addensamento dell’aria, con conseguente incremento di resistenza aerodinamica.

Un buon modo per ridurre il problema potrebbe prevedere l’inclinazione della parete sulla quale il gas in arrivo urta: ruotando la presa d’aria di pochi gradi, i tecnici consentono una “via d’uscita” al nuovo flusso in arrivo, da una presa che non è in grado di accettarlo per intero.
Ponendo una angolazione tra ingresso del condotto di raffreddamento e corrente di aria in arrivo su di esso, concediamo alle molecole di deviare verso l’esterno senza dirigersi perfettamente perpendicolari contro il muro che si genera nella zona in analisi.

Questa è la spiegazione che NewsF1 ha studiato per capire come agiscono le modifiche presentate da Mercedes in occasione del circuito austriaco. È di certo ipotizzabile una buona velocità massima da parte della scuderia della stella a tre punte che mostra per l’ennesima volta la sua intenzione a combattere fino alla fine, per un campionato di certo esaltante e sul filo del rasoio.
Il divario con la rossa di Maranello è stretto e ogni arma è consentita.
Continuate allora a seguirci per gli aggiornamenti in tempo reale dalla pista, per una gara che si annuncia estremamente avvincente!
A presto da Alberto Aimar!

Foto cover  Albert Fabrega

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