In una sessione di qualifica bella più del solito, con sei piloti in 6 decimi, caratterizzata da basse temperature dell’asfalto (27°), raggiunge la sua trentesima pole in carriera Nico Rosberg. Il capoclassifica mondiale ha regolato il suo diretto inseguitore Lewis Hamilton di “82 centimetri” (13 millesimi): il che potrebbe costituire, dal punto di vista psicologico, una “mazzata” d’entità inversamente proporzionale all’esiguità del distacco per l’altro alfiere Mercedes, che per rilanciarsi e battere Nico dovrà fare appello, oltre alla sua innegabile velocità, ad un ritrovato “mood mentale” positivo, visto che in questi giorni è apparso irritato per i fatti malesi, quasi sull’orlo della deconcentrazione. E per battere un avversario così “solido” queste prerogative sono fondamentali… In seconda fila, un po’ a sorpresa rispetto alle aspettative: ci sono le due Ferrari. Detto di Vettel che da quarto dovrà arretrare di tre posizioni sullo schieramento (partirà così settimo) per la penalizzazioni inflittagli in Malesia, troviamo nella casella numero 3 uno strepitoso Kimi Raikkonen, che con un’ottima guida si porta a soli 3 decimi dalle Mercedes su una pista ritenuta sfavorevole per la SF16-H. Il pilota finlandese conferma così, dopo due anni interlocutori, di essersi “ritrovato”, grazie anche alla fiducia dimostratagli dal team (anche dal punto di vista umano, con i meccanici che gli fanno trovare, prima di ogni sessione, le caramelle gommose a forma di coccodrillo di cui il finnico è particolarmente ghiotto) con il rinnovo del contratto per il 2017. Ma anche la vettura, va detto, ha assecondato i piloti: gli update aerodinamici, che avevamo visto testati (anche in chiave 2017) negli scorsi appuntamenti, sono stati qui montati tutti insieme in vettura (smentendo chi, erroneamente, aveva parlato di una loro “bocciatura”)
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— Salvatore Asero (@Graftechweb) 8 ottobre 2016
, portando quei benefici nelle prestazioni che han permesso alle Rosse di mettersi davanti a quelle Red Bull che, vista la natura di Suzuka, fatta apposta per esaltare le doti aerodinamico- telaistiche delle creazioni di Adrian Newey, ci eravamo “immaginati” ben più veloci delle Ferrari. Red Bull stavolta forse un po’ “impreparata” rispetto ai miglioramenti del Cavallino (ma, a quanto visto ieri, comunque fortissima sul passo gara), ma che ha messo comunque in mostra nuovamente l’entità del “balzo prestazionale” dovuto all’impiego del “manettino” (come viene confidenzialmente definita la mappatura più prestazionale utilizzata dalla Power Unit “svizzero-transalpine” così come da quelle Ferrari e, soprattutto e in maniera ancora più “spinta”, da Mercedes. E in tal proposito Ricciardo (finito dietro di pochissimo a Verstappen a causa, a quanto detto dallo stesso australiano, di un calo di potenza della sua Power Unit Tag Heuer-Renault. Vedremo se ciò potrà condizionarlo anche in gara), ha espresso un suo pensiero sull’entità “insolitamente” ridotta dei distacchi dei due team inseguitori rispetto alla Mercedes: secondo l’”aussie” la Casa di Stoccarda, visto il problema accusato da Hamilton (dovuto ad un cuscinetto di biella), ha ridotto l’apporto e, forse, anche la durata della sua “modalità overboost” (che sembrerebbe avvicinarli, per una decina di Km ad evento, alla soglia dei 1000 CV). Il che potrebbe lasciare aperta qualche porta agli altri sulle possibilità in gara di, quantomeno, avvicinare un po’ di più le due Frecce d’Argento. Vedremo se ciò si verificherà…
Dietro i tre team di vertice, a sancirsi definitivamente come “quarta forza acquisita” (vista anche la “caduta libera” Williams, qui fuori con entrambi i piloti dalla Q3), troviamo le due Force India di Perez (6° anche grazie alla penalizzazione di Vettel) ed Hulkenberg (9°), “intervallate” dalle due, sorprendenti, Haas Gp (per la prima volta nella sua prima stagione di F.1 entrambe in Q3, e su un circuito così esigente come quello giapponese, facendo valere la specifica “evo” della sua Power Unit Ferrari), con Grosjean e Gutierrez rispettivamente 8° e 10°. Qualifiche di casa per la McLaren-Honda assolutamente deludenti: Button fuori già in Q1 (17°) e Alonso in Q2 (15°) con lo spagnolo che non ha potuto approfittare dei gettoni spesi sulla p.u. nipponica (con 1 token, quello utilizzato per rinnovare il basamento dell’ICE “condonato” dalla FIA come modifica per affidabilità) per incrementarne durabilità ed usabilità (continuando però ad essere l’unità motrice che meno di tutte riesce ad utilizzare mappature “da qualifica”). Per la gara vi sono concrete possibilità di partire con la pista bagnata (ma dovrebbe smettere di povere prima del via), giusto per “scompaginare” ulteriormente le carte. Ma una pista bagnata potrebbe essere anche una fantastica “alleata” per Lewis Hamilton, ad una delle ultime “chiamate-mondiale”, e un “esame di maturità” per Rosberg, che vuole confermarsi leader. Con in mezzo tanti “personaggi in cerca d’autore”, o meglio, di una chance per un podio o, magari, una vittoria…
di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)
CLASSIFICA QUALIFICHE GP GIAPPONE FORMULA 1 2016:
Pos | No | Driver | Car | Q1 | Q2 | Q3 | Laps | ||
1 | 6 | Nico Rosberg ROS | Mercedes | 1:31.858 | 1:30.714 | 1:30.647 | 13 | ||
2 | 44 | Lewis Hamilton HAM | Mercedes | 1:32.218 | 1:31.129 | 1:30.660 | 13 | ||
3 | 7 | Kimi Räikkönen RAI | Ferrari | 1:31.674 | 1:31.406 | 1:30.949 | 12 | ||
4 | 5 | Sebastian Vettel VET | Ferrari | 1:31.659 | 1:31.227 | 1:31.028 | 12 | ||
5 | 33 | Max Verstappen VES | Red Bull Racing TAG Heuer | 1:32.487 | 1:31.489 | 1:31.178 | 14 | ||
6 | 3 | Daniel Ricciardo RIC | Red Bull Racing TAG Heuer | 1:32.538 | 1:31.719 | 1:31.240 | 14 | ||
7 | 11 | Sergio Perez PER | Force India Mercedes | 1:32.682 | 1:32.237 | 1:31.961 | 12 | ||
8 | 8 | Romain Grosjean GRO | Haas Ferrari | 1:32.458 | 1:32.176 | 1:31.961 | 17 | ||
9 | 27 | Nico Hulkenberg HUL | Force India Mercedes | 1:32.448 | 1:32.200 | 1:32.142 | 12 | ||
10 | 21 | Esteban Gutierrez GUT | Haas Ferrari | 1:32.620 | 1:32.155 | 1:32.547 | 15 | ||
11 | 77 | Valtteri Bottas BOT | Williams Mercedes | 1:32.383 | 1:32.315 | 11 | |||
12 | 19 | Felipe Massa MAS | Williams Mercedes | 1:32.562 | 1:32.380 | 11 | |||
13 | 26 | Daniil Kvyat KVY | Toro Rosso Ferrari | 1:32.645 | 1:32.623 | 11 | |||
14 | 55 | Carlos Sainz SAI | Toro Rosso Ferrari | 1:32.789 | 1:32.685 | 12 | |||
15 | 14 | Fernando Alonso ALO | McLaren Honda | 1:32.819 | 1:32.689 | 12 | |||
16 | 30 | Jolyon Palmer PAL | Renault | 1:32.796 | 1:32.807 | 12 | |||
17 | 22 | Jenson Button BUT | McLaren Honda | 1:32.851 | 6 | ||||
18 | 20 | Kevin Magnussen MAG | Renault | 1:33.023 | 6 | ||||
19 | 9 | Marcus Ericsson ERI | Sauber Ferrari | 1:33.222 | 7 | ||||
20 | 12 | Felipe Nasr NAS | Sauber Ferrari | 1:33.332 | 7 | ||||
21 | 31 | Esteban Ocon OCO | MRT Mercedes | 1:33.353 | 9 | ||||
22 | 94 | Pascal Wehrlein WEH | MRT Mercedes | 1:33.561 | 9 |
Q1 107% time – 1:38.075 Note – Vettel penalised 3 grid places for causing a collision at previous round. Wehrlein penalised 5 grid places for unscheduled gearbox change.