NewsF1 post-qualifiche: Ferrari, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Le due Ferrari in prima e seconda fila, dietro Hamilton (under investigation per il “bloccaggio” a Grosjean, poi graziato dagli steward), farebbero pensare ad un risultato assolutamente positivo.
Ma il distacco accusato dalla prima Mercedes, al netto della nuova Power Unit spec 3, non lascia sorridere appieno gli uomini di Maranello…

Silverstone era ritenuta, fin dalla vigilia, pista ideale per far risaltare le doti aerodinamiche della Mercedes W08. Ma Ferrari confidava nell’apporto della Power Unit “evo 3” per “limitare i danni”.
La prima fila ottenuta, senza “dover ricorrere” alla penalizzazione di Bottas (+5 posizioni in griglia per sostituzione cambio) sembra, a prima vista, il risultato ideale. Però i distacchi rimediati (+547 millesimi per Raikkonen, 2°, +756 per Vettel, 3°) preoccupano, su una pista dove la potenza conta, in prospettiva Campionato.
La nuova P.U. schierata qui dalle Mercedes, anch’essa alla terza specifica stagionale, sembra aver “scavato” un ulteriore gap con quella del Cavallino, almeno in modalità qualifica, seppur i motoristi Ferrari abbiano, comunque , realizzato un buon sviluppo del loro propulsore (adottati i nuovi iniettori “a doppia ancora”, con conseguente aumento della pressione d’iniezione).
Ma a far riflettere è anche il comportamento dinamico della monoposto anglo-tedesca con pista fredda nel giro secco.
Fino al Gp di Monaco, infatti, eravamo abituati a vedere una Mercedes che necessitava di più d’un giro per utilizzare appieno le coperture Pirelli, con Ferrari sicuramente migliore sotto questo aspetto.
Ora, invece, assistiamo ad una “Freccia D’Argento” che sfrutta, da subito e meglio di tutti gli altri, la gomma appena montata (va anche detto che Vettel, nel giro d’uscita, ha trovato traffico, non riuscendo così a preparare al meglio gli pneumatici, portandoli nella giusta finestra d’utilizzo).
Tante sono state le voci sul presunto sistema di riscaldamento dell’olio del circuito pneumatico del sistema sospensivo Mercedes (attraverso condutture passanti per il cambio?), ma, non essendo ancora chiari i “contorni” della situazione, si possono fare solo supposizioni. Sicuro è che Mercedes ha guadagnato prestazione su un aspetto prima punto di forza della Ferrari.
Vedremo ora in gara, ambito dove la Ferrari ha sempre mostrato di guadagnare prestazione rispetto ai rivali iridati, se la SF70-H riuscirà ad impensierire Hamilton e la Mercedes (ma attenzione a Bottas che, pur partendo indietro, cercherà una strategia alternativa partendo con le gomme Yellow Soft).
Anche se Mercedes, pure sul ritmo gara, ha dimostrato d’aver compiuto dei notevoli passi avanti.
Con le temperature dell’asfalto (come avvenuto in Austria), a fare, domani, da “ago della bilancia” nei rapporti di forza tra i due team.

di Giuseppe Saba (Twitter:@saba_giuseppe)

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