A Zeltweg ritornano per la Mercedes i fantasmi di Barcellona. La dinamica cambia, così come il risultato, ma la sostanza è che i due piloti in lotta fra loro ne hanno combinata un’altra. Il botto questa volta capita non al primo ma all’ultimo giro. I protagonisti sempre gli stessi: Hamilton e Rosberg, di nuovo al contatto che porta imbarazzo alla scuderia.
Il Gran Premio d’Austria, rimasto aperto per tre quarti della sua durata, pareva chiuso quando, dopo l’ultima sosta ai box, Rosberg ha sopravanzato Hamilton montando gomme supersoft mentre il pilota inglese, fermatosi un giro prima, aveva montato pneumatici soft avendo terminato i treni disponibili di supersoft. A pochi giri dalla fine Rosberg inizia però a patire il ritmo di Hamilton, indiavolato per la vittoria sfumata e velocissimo sebbene con gomme meno prestazionali. Il vantaggio del tedesco inizia a diminuire e negli ultimi tre giri la lotta fra i due è serrata. All’ultima tornata Rosberg commette un errore in curva 1 e Hamilton gli si fa sotto sferrando l’attacco al tornante successivo; si scoprirà dopo che Nico ha avuto in realtà un problema al sistema brake by wire che rendeva impossibile per lui controllare la macchina. Va infatti molto lungo alla staccata toccandosi con Hamilton, che lo stava passando all’esterno. L’ala anteriore di Rosberg si rompe e finisce sotto la macchina senza causare ulteriori danni, ma la gara del tedesco finisce qui, e potrà solamente procedere lentamente fino al traguardo chiudendo al quarto posto passato da Verstappen e Raikkonen.
Palpabile l’amarezza di Toto Wolff, che a fine gara ha risposto alle nostre domande: “Nessuna manovra scorretta, Nico ha avuto un problema ai freni ed è andato lungo in frenata. Non c’è una resonsabilità chiara. A Barcellona ero meno amareggiato perchè non avevamo avuto problemi da 30 gare, non sarebbe più dovuto succedere ma è capitato di nuovo” E poi incalzato sulla possibilità di dare ordini di scuderia ai piloti ha proseguito: “I nostri piloti sono tra i migliori della Formula 1 e noi diamo loro una macchina veloce, siamo contenti che ci sia la lotta ma non voglio più contatti. Sono profondamente contrario agli ordini di scuderia perchè sono una cosa contraria allo spirito del motorsport, amo vedere i piloti correre ma dovremo pensare a delle decisioni per il futuro, come congelare le posizioni a un certo punto della gara”.
L’unica certezza è che Rosberg è stato sanzionato con una penalità di 10 secondi sul tempo finale di gara e 2 punti sulla patente. SOlo una reprimenda invece per aver corso l’ultimo giro con la macchina danneggiata spargendo detriti sulla pista.
Con la vittoria di oggi Hamilton accorcia ancora di più la classifica mondiale portandosi a soli 11 punti da Rosberg. Il mondiale è ufficialmente riaperto e un affare interno alla Mercedes. Gli altri, a cominciare dai due ferraristi (entrambi a 96 punti) possono solo stare a guardare.

By Stefano De Nicolò Twitter @StefanoDeNicolo

Foto by @MercedesAMGF1

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