Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, si era sbilanciato in conferenza stampa definendo le nuove prove “piuttosto schiaccianti”.
La Federazione non ha voluto sentire ragione, respingendo il ricorso nonostante il Cavallino avesse presentato i seguenti elementi all’udienza:
i) analisi della telemetria della vettura di Vettel, inclusi dati relativi all’assetto
ii) una video analisi delle diverse inquadrature (frontale, dall’alto, onboard di Vettel e Hamilton) preparata al termine della gara
iii) una video analisi di Karun Chandhok di Sky Sports, fatta al termine della gara
iv) un video della camera frontale di Vettel, rilasciato da F1 Limited dopo la gara
v) immagini e video raccolte a fine gara
vi) analisi del GPS delle traiettorie di Hamilton e Vettel, confrontate con quelle dei giri precedenti
vii) testimonianza di Sebastian Vettel
Gli elementi i), ii), iii), iv) e v) erano a disposizione già prima del termine della gara
L’elemento iii) era nuovo, ma non significativo o rilevante, in quanto opinione di un terzo
L’elemento iv) era nuovo ma non significativo o rilevante, perché la prova contenuta in questo video poteva essere riscontrata in altre immagini già a disposizione.
Team Principal Mattia Binotto on today’s FIA decision following the #CanadianGP: “There’s no doubt everyone at #Ferrari is unhappy and disappointed, not only for the team but also for the fans and for our sport”.
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) June 21, 2019
Mattia Binotto, dopo l’archiviazione del caso Vettel, ha ricevuto la seguente domanda da un giornalista straniera: “Mi spiace ma glielo devo chiedere – ha esordito l’inviata – Sembra che ci sia una grande distanza tra quello che è il punto di vista degli steward e quello che voi avete definito come prove schiaccianti. Ne siete sorpresi? Potete darci una spiegazione su questo?”
La replica cortese di Binotto: “Di certo non ne siamo felici come abbiamo già detto e non voglio commentare”.
La risposta laconica del team principal della Ferrari è la rappresentazione del momento infelice che vive il team italiano nell’era ibrida della F1 attuale.