Poteva vincere il gran premio, ma la pioggia e la sua testardaggine hanno avuto la meglio su di lui. Stiamo parlando di Lando Norris, vero protagonista del gp di Russia vinto da Lewis Hamilton negli ultimi giri. La pioggia ha fatto da padrona negli ultimi kilometri costringendo tutti ad un cambio gomme. Chi invece ha deciso di proseguire nonostante l’acquazzone è stato il leader e il pole-man Norris che, richiamato ai box per montare le gomme intemerdie, ha deciso di continuare per gli ultimi 5/6 giri, convinto di potercela fare. Ma la pioggia è andata via via aumentando e lui non è riuscito ad avere più il controllo della sua monoposto. Così facendo ha rischiato più volte di andare a muro. In un giro è stato raggiunto e superato da Hamilton, che nel frattempo aveva effettuato il cambio gomme. Quando anche lui ha deciso di rientrare, oramai era troppo tardi per poter recuperare. In più nel percorrere la corsia box è uscito dalla linea bianca.

Il richiamo a Norris

A fine gara è stato richiamato dai commissari per “mancata osservanza dell’articolo 20 delle note dell’evento del direttore di gara, ingresso ai box“. Ma i commissari e gli steward hanno ritenuto la sua violazione non intenzionale. Hanno comunque preso in considerazione la velocità elevata nella curva 17, adiacente ai box, nel giro precedente senza perdita di controllo, determinando che Norris aveva rallentato considerevolmente nel giro successivo del cambio gomme, perdendo il controllo dell’auto.

“Anche se ovviamente il pilota ha scelto di rimanere in pista con gomme slick a mescola dura quando altri hanno scelto di passare alle intermedie, e quindi ha cercato di ottenere un vantaggio nel mantenere la sua posizione di gara, non riteniamo che l’attraversamento della zona verniciata sia stato intenzionale o prevedibile nelle circostanze”, hanno detto gli steward. Al terzo richiamo l’inglese dovrà scontare 10 posizioni sulla griglia di partenza.

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