Il CEO della McLaren ha parlato degli straordinari progressi effettuati dal team papaya, oggi in lotta per il titolo Costruttori.
Dopo una prima fase di stagione straordinaria, la McLaren si prepara a dare l’assalto alla Red Bull alla ripresa del campionato di F1. Il distacco tra la scuderia papaya e i campioni del mondo è di appena 42 punti, ma il trend delle ultime gare sembra favorire chiaramente gli inseguitori. Lando Norris ed Oscar Piastri hanno conquistato con regolarità punti e risultati pesanti, mentre la scuderia anglo-austriaca ha potuto contare quasi unicamente su Max Verstappen negli ultimi eventi. Da Imola lo score recita 169 punti per la Red Bull contro i 242 della McLaren, che mantenendo questo ritmo supererebbe rapidamente i rivali e andrebbe in fuga per il mondiale. La scuderia di Woking, nonostante alcuni errori tattici e strategici in gara, trasuda ottimismo e fiducia, ed anche Zak Brown non nasconde le ambizioni del team.
“Tutti i pezzi si stanno incastrando.” – ha esordito il manager statunitense, intervistato da Motorsport.com – “La proprietà e gli sponsor stanno investendo molto e abbiamo piloti, tecnici e leader straordinari. Per poter lavorare in questo modo, il team di tecnici ha bisogno delle risorse economiche, dei partner aziendali e dei tifosi. Andrea Stella dice spesso la frase ‘avere la stoffa di vincere i mondiali’: mi piace pensare che tutti i reparti di McLaren che contribuiscono alle performance, direttamente o indirettamente, siano da titolo mondiale.”
Brown ha inoltre parlato delle aspettative sorte nei confronti di Norris e della McLaren dopo la scalata del team papaya: “Credo che la fame di vittorie di Lando sia semplicemente aumentata. E’ sempre stato un grande pilota, ma noi ci abbiamo messo tanto tempo per fornirgli una macchina vincente. Ora si trova costantemente a combattere al vertice, quindi le attese sono incrementate. Sappiamo di arrivare in pista e poter vincere ogni weekend. Questo ci esalta, ma porta aspettative più alte e una pressione superiore. Anche la mentalità del team è cambiata: dopo aver chiuso tante gare al secondo posto, adesso abbiamo assaporato la vittoria. Anche finire secondi è straordinario ed ogni podio è un grande risultato, ma ora siamo nella posizione di vincere e vogliamo farlo. Quando abbiamo chiuso ad 1″ o 0.5″ dal vincitore, come accaduto ad Imola o Montréal, il podio ha dato un sapore più amaro rispetto a qualche anno fa, quando stavamo iniziando a tornare in lotta.”
Lo statunitense ha infine sottolineato che i tanti errori tattici e strategici della McLaren nelle ultime gare sono legati alla disabitudine a lottare nelle zone di testa: “Credo che alcuni degli errori commessi quest’anno siano riconducibili alla gioventù del team, che non ha mai lottato al vertice con la regolarità con cui lo facciamo adesso. A Silverstone non abbiamo ottimizzato la strategia, mentre in Ungheria abbiamo portato a casa il risultato non senza agitazione. Serve tempo: anche Toto Wolff ha detto chiaramente che, a volte, queste cose si imparano solo quando ci si trova in battaglia. Miglioriamo man mano che affrontiamo queste situazioni. Alla squadra dico sempre che ci sta commettere errori, ma bisogna imparare la lezione e non ripeterli la volta successiva.”
Foto: McLaren Racing Media Centre