Gp Singapore, Analisi gara: Norris e McLaren prestazione da dominio, rimpianti Ferrari

Lando Norris e la McLaren dominano senza problemi il Gp di Singapore, ma Max Verstappen limita i danni su una pista sfavorevole alla Red Bull. Invece nuova occasione per la Ferrari, che aveva il passo per lottare con il Team di Woking.

Il protagonista indiscusso del Gp di Singapore è stato Lando Norris che in testa per tutta la gara, ha avuto come unico avversario i muretti di Marina Bay. L’inglese rischiando più del necessario, vista la superiorità della McLaren, ha dato una nuova prova di forza che aumenta le sue speranze di riaprire il mondiale. Per Norris la terza vittoria stagionale, è stata fondamentale, anche per ristabilire le gerarchie interne, con Oscar Piastri che come Sabato, non ha tenuto il passo del compagno di squadra. Invece per Max Verstappen secondo posto importante, considerando che alla vigilia e dopo le prove libere di Venerdì, temeva di perdere più punti dal rivale, ma ancora una volta ha limitato i danni. La gara ha fatto crescere il rammarico della Ferrari per gli errori di Sabato, quando aveva il potenziale per sfidare la McLaren. Charles Leclerc e Carlos Sainz, nonostante la partenza dalla quinta fila ed il traffico nella prima parte di corsa, sono riusciti a raggiungere con facilità le due Mercedes. Il Team di Brackley ha confermato il calo degli ultimi Gp, con George Russell bravo a difendere la quarta posizione negli ultimi giri, mentre l’azzardo delle soft, non ha dato i suoi frutti per Lewis Hamilton. Passo indietro rispetto a Baku per Sergio Perez, che ha pagato la scelta della Red Bull di rivoluzionare il set-up, perdendo il feeling con la RB20.

La vittoria come possiamo vedere dai dati della telemetria di F1-TEMPO si è decisa al via, quando Norris che questa volta ha avuto un ottimo spunto, ha difeso la prima posizione. Il pilota della McLaren ci impiega poco a mettere fuori dalla zona DRS Verstappen, e rifilandogli con un passo di 1.37.4 sette decimi al giro, va in fuga. Distacco che viene creato principalmente nel T2, dove Norris e la MCL38 fanno la differenza. Anche l’olandese riesce a staccare le due Mercedes, con Hamilton che con le gomme rosse è più lento di tre decimi (1.38.4) del campione del mondo, e Russell, nonostante abbia richiesto via radio lo scambio di posizioni, gira con lo stesso ritmo del compagno di squadra. Piastri superato da Hulkenberg in partenza, perde tempo dietro alle due Mercedes e non può far altro che eguagliare i loro tempi. Primo stint identico per le Ferrari, che al semaforo verde non scattano bene, ed in particolare Sainz che scivola in dodicesima posizione. Lo spagnolo e Leclerc pur essendo più veloci di Alonso e Tsunoda, non riescono ad attaccarli, perdendo più di un secondo al giro da Norris.

Proprio per questo la Scuderia di Maranello differenzia le strategie. Sainz con più degrado di Leclerc si ferma nel quattordicesimo passaggio, mentre Leclerc allunga il suo stint fino alla trentasettesima tornata. Entrambe le scelte si rivelano corrette, e permettono ai due piloti di mettere in mostra il reale potenziale della SF-24. Infatti Norris, che nonostante avesse baciato il muretto nel trentesimo giro, ed un vantaggio di venti secondi, continua a spingere forte, ma l’unico in grado di rispondere ai suoi tempi è Leclerc. Anche Verstappen ha il loro stesso ritmo di 1.37, ma soprattutto perché Norris nel finale alza il piede, e Leclerc dopo aver superato Hamilton, è rallentato da Russell. Ciò che ha impedito al monegasco di attaccare la W15 n.63, è il motore Mercedes che come con Piastri a Baku, dimostra un’ottima trazione, rendendo inutile la maggior velocità di punta della Ferrari. Davanti a loro Piastri con una strategia uguale a Leclerc, si è preso il podio, girando sullo stesso passo del ferrarista, di Norris e di Verstappen. Invece Sainz che ha fatto il pit stop molto presto, è stato il più lento fra i top driver, dovendo preoccuparsi di gestire i pneumatici, per cercare di non fermarsi per un’ altra sosta.

Il grafico del passo gara del Gp di Singapore, non fa altro che dimostrare che la corsa di Marina Bay è stata un’occasione persa per la Ferrari, anche in ottica Classifica Costruttori. La SF-24 che per l’ennesima volta quest’anno è stata più forte in gara rispetto al giro secco, ha avuto lo stesso ritmo della Mercedes, con Russell che ha perso ventisette secondi da Leclerc dopo il pit stop. La Ferrari aveva come obiettivo quello di raccogliere più punti possibili a Baku e Singapore, perché al termine di una pausa di tre settimane, iniziano delle corse che sulla carta non sono favorevoli alla SF-24, e ad Austin ci sarà la controprova sugli aggiornamenti portati a Monza. In Texas arriverà l’ultimo pacchetto di sviluppo per la Scuderia di Maranello, e vedremo se risolverà il punto debole di questa stagione, il giro secco. Questi ventitré giorni saranno importanti anche per la Red Bull, che deve risolvere i problemi della RB20 per permettere a Verstappen di vincere il mondiale. Anche perché la McLaren non starà ferma, ma cercherà di migliorare la MCL38 e aiutare Norris a completare la rimonta.

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