Ferrari F1, Williams e Mclaren torneranno a riscrivere le pagine di questo sport? Alpine e Aston Martin saranno pronte per il 2022? E non solo come outsider?

I cambiamenti di regolamento in Formula 1 offrono sempre la possibilità di stravolgere le forze in campo. Nel recente passato di questo sport, l’avvento dell’ibrido diede il via ad una serie infinita di successi del team Mercedes. La Red Bull è fortemente impegnata, nel campionato in corso, per spezzare questa egemonia, ma per vedere chi avrà la meglio occorre ancora attendere.
Ecco allora che una delle più grandi rivoluzioni tecniche offre a diversi team del centro e fondo gruppo la possibilità di riscatto e riavvicinarsi alla vetta per la lotta al titolo.
Mercedes, con Red Bull dall’anno scorso, sono già al vertice e non ci sono ragioni perché non possano essere ancora lì anche nel prossimo futuro. Ma se facessimo una fotografia adesso a Ferrari, Williams, Alpine, Mclaren e Aston Martin…Chi potrebbe trovarsi più preparato per la stagione 2022?

Il team principal Mattia Binotto e tutto il suo staff hanno più volte affermato che la scuderia Ferrari è fortemente orientata al 2022, obiettivo principale già dall’inizio della stagione 2020.
Il team italiano ha mostrato quest’anno passi avanti sul telaio ma è sulla potenza che è concentrato il grosso del lavoro per recuperare il deficit attuale sul motore Mercedes e Honda. Un forte segnale arriva anche dall’arrivo di un’evoluzione della power unit dopo la pausa estiva, probabilmente dopo Monza.
Un altro fattore che mette in luce gli sforzi di Ferrari F1 per la prossima stagione sono gli investimenti alle infrastrutture come la messa in funzione del nuovo simulatore realizzato insieme a Dynisma.
Anche la struttura ai vertici è stata rivista. Il team principal Mattia Binotto ha rivisto, a partire dall’anno scorso, la parte tecnica e dal 2021 sarà supervisionato dal nuovo AD Benedetto Vigna.
Ferrari ha tutto il potenziale per ritornare alle posizioni che le competono.

Passiamo alla Williams. Il disastroso 2019 sembra ormai un ricordo lontano.
Dopo il passaggio di proprietà e la guida della squadra affidata a Jost Capito sono stati apportati grandi cambiamenti strutturali.
La Williams è passata dal 2019 dove perdeva oltre 4 secondi dai team di testa ad ottenere, nella stagione in corso, ben 2 ingressi in Q3 (Austria e Inghilterra). Perché non pensare ad un ulteriore salto in ottica 2022?

Alpine ha più volte ammesso di utilizzare una monoposto con poche novità dal 2020 sia per ridurre i costi che per ll slittamento delle nuove regole al 2022.
Renault, tra l’altro, è stato l’unico motorista ha non aver aggiornato il suo motore per il 2021. Questo perché è in arrivo un’enorme revisione nel 2022. Un altro motivo, quindi, per aspettarsi un ragionevole passo avanti del team di Enstone rispetto alla sua posizione attuale.
Tra i team citati sembra esserci un po’ di scetticismo in più, ma dopo quanto visto in Ungheria mai dire mai!

Già l’anno scorso la Mclaren ha dato qualche segnale importante; ma quest’anno è stata addirittura in grado di lottare, su alcune piste, con Mercedes e Red Bull. Tutto questo è di buon auspicio per il 2022, anche se per il momento tutto questo arriva con il solo Lando Norris.
Lo step successivo per la lotta al vertice passa per la galleria del vento: l’importante accordo con MSP Sports Capital è importante ma potrebbe essere a regime solo dal 2024. In più la concentrazione sulla terza posizione ai danni di Ferrari F1 per questa stagione potrebbe non essere così utile in ottica 2022.
Se Mclaren riuscirà a mantenere il tasso di miglioramento visto nelle ultime due stagioni e ritrovare il supporto di un pilota del calibro di Daniel Ricciardo…Bhe, allora le possibilità di vederla là davanti l’anno prossimo ci sono tutte.

La neonata Aston Martin è in completa ricostruzione. La nuova fabbrica all’avanguardia non sarà operativa fino alla fine del prossimo anno. La strada sembra lunga da percorrere ma parte della sua forza lavoro è in rapida espansione in edifici temporanei.
Lo stesso presidente Lawrence Stroll ha affermato che ci vorranno dai quattro ai sei anni prima che il progetto Aston Martin diventi un vero leader della F1 ma, la velocità con cui sta reclutando (attingendo da altri team) ed espandendo la mette tra i possibili protagonisti del prossimo campionato.

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