F1- L’avventura di Mattia Binotto in quel di Maranello è ormai finita. Come noto già da qualche settimana, l’ingegnere italo-svizzero ha rassegnato le dimissioni da team principal. Dimissioni che diventeranno effettive a partire dal 1° gennaio 2022, giorno in cui il nuovo corso Ferrari avrà finalmente inizio.

Quella tra Binotto e il Cavallino Rampante è stata una storia lunga quasi trent’anni, partita durante gli anni novanta e proseguita tra i successi dell’epoca Schumacher e i recenti fallimenti. Da semplice ingegnere dell’area motori, Binotto è stato in grado di costruirsi una posizione importante all’interno della scuderia più importante del mondo. Una volta divenuto team principal, però, il tecnico di Losanna ha dovuto affrontare ostacoli e pressioni fin troppo grandi, finendo inghiottito in una spirale confusionale che l’ha condotto all’addio.

Wolff Formula 1

Toto Wolff, team principal di Mercedes ed ex diretto rivale di Binotto, si è espresso in maniera piuttosto sorprendente proprio a proposito del suo collega:

“Mattia è sempre stato sotto una pressione tremenda”, ha detto Wolff, “essendo stato team principal della Ferrari. Ora è accaduto l’inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto pensassi. Non vedrei bene Mattia in Mercedes perché penso ci sia stata troppa polemica tra di noi negli ultimi anni. Non so dire per quanto riguarda le altre squadre, magari troverà posto in un altro team dato che conosce bene la Formula 1. Questo è uno sport dove devi essere politicamente astuto. Puoi essere un buon manager di corse, e non capire nulla dal punto di vista commerciale o nel mondo esterno”.

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