SF71-H, un progetto che ha convinto

Nonostante le ultime due gare di Sebastian Vettel, il tedesco arriva prima della pausa estiva con il suo miglior risultato in un campionato del mondo dal 2013. Ha perso 32 punti da Lewis Hamilton nel giro di due settimane, ma nello stesso tempo la Ferrari ha fatto un grande passo in avanti con la sua monoposto, e in particolare con lo sviluppo della sua power unit 2018.

Il passivo di 24 punti accusato in classifica generale da un granitico Lewis non dovrebbe essere così pesante viste le performance velocistiche fino a qui mostrate dalla Ferrari, non è un sacrilegio avere ancora una certa fiducia: Vettel è ancora in lotta per questo campionato. I motivi? Cerchiamo di estraporlarli passo per passo.

In occasione del lancio della Ferrari SF71-H, a febbraio, il direttore tecnico Mattia Binotto aveva parlato di come il nuovo design avrebbe mantenuto i punti di forza della vettura dello scorso anno, ma anche colmato il divario con la Mercedes in altre aree.

Nei test prestagionali di Barcellona aleggiava un diffuso scetticismo sulle scelte adottate dalla Ferrari, ma il nuovo indirizzo tecnico del passo più lungo pare aver apportato i necessari vantaggi per combattere la Mercedes per il titolo. Proprio le prime 12 gare sino a qui concluse suggeriscono una Ferrari quale migliore vettura di questo primo scorcio di mondiale, in termini di attitudine alla prestazione su ogni layout di tracciato.

La SF71H ha mantenuto la promessa di Binotto, quella di mantenere un vantaggio dove l’affettuosamente mamma, SF70H, era decisamente all’altezza (trazione e curve di medio-bassa velocità), completando il puzzle concettualmente meglio di Mercedes (potenza PU ed efficienza aerodinamica).

Le prime conferme di questo miglioramento sono arrivate in Canada quando Vettel conquistò  una solida vittoria su un circuito sensibile in termini di potenza ed efficienza della power unit. Come a Silverstone, il progresso è stato confermato su una pista che ha storicamente premiato Mercedes per le doti della power unit e di efficienza aerodinamica. Entrambi i circuiti erano un indice della grande forza della Mercedes negli ultimi anni, ma nel 2018 pare esserci stato il rovescio della medaglia in favore della Ferrari.

Il ruolo chiave nella potenza della Power Unit

Una delle aree chiave in cui la Ferrari ha guadagnato un vantaggio quest’anno è nella sua unità motrice. Non solo l’ultimo V6 ibrido di Maranello ha colmato il gap con la Mercedes, ma su è creato un vantaggio significativo in termini di potenza negli ultimi Gp. Il più recente passo in avanti è stato insolitamente improvviso, data la maturità delle attuali normative sui motori (quindi meno facile estrarre tanti cv) ed è stato evidente a Silverstone prima di essere confermato nuovamente in Germania.

Il vantaggio è evidente nel vedere la velocità delle monoposto rosse su rettilinei e ha lasciato la Mercedes indispettita da questo improvviso salto di “potenza” della PU Ferrari.

La lotta di “potenza” tra Mercedes e Ferrari ha anche spazzato via la minaccia Red Bull dalla contesa per il titolo. Max Verstappen ha dichiarato che perdeva 0,8 secondi al giro dalla Ferrari all’Hungaroring a causa del deficit di potenza della PU Renault e che stavano gareggiando su uno dei circuiti meno esigenti dal punto di vista della potenza del motore.

L’anno scorso le monoposto di  Red Bull e Ferrari erano adatte allo stesso tipo di circuiti, ma quest’anno il vantaggio di potenza della Ferrari è troppo per il telaio della RB14 da compensare tale gap. La Mercedes si sta semplicemente aggrappando, ma anche all’Hungaroring Ferrari ha avuto un vantaggio considerevole nel primo settore, in cui la potenza è più importante della velocità in curva. Se fosse rimasto asciutto per le qualifiche, Vettel e il compagno di squadra Kimi Raikkonen avrebbero avuto la possibilità di assicurarsi comodamente la prima fila della griglia e ottenere una doppietta domenica.

Invece il tempo ha livellato i valori in campo in qualifica e ha presentato ad Hamilton un palcoscenico su cui brillare. Sul bagnato, il vantaggio della Ferrari è stato annullato e Vettel è apparso decisamente meno incisivo, visto che è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto dietro Raikkonen.

Il ritmo di gara di Vettel nella giornata di domenica è stato di gran lunga più impressionante, e se la sua gomma anteriore sinistra fosse stata montata in modo pulito al suo pit-stop, sarebbe tornato in pista davanti a Valtteri Bottas e in una posizione di forza per sfidare Hamilton verso la fine della gara .

Mercedes deve rincorrere Ferrari ?

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La buona notizia per Vettel è che quando le corse riprenderanno dopo la pausa estiva, la F1 si dirigerà verso due dei circuiti più sensibili al mondo per quanto concerne la potenza della Power Unit. Anche le gare di Spa e Monza vedranno probabilmente i motoristi presentare il loro terzo e ultimo aggiornamento del propulsore dell’anno, dando alla Ferrari un’altra opportunità di aggiudicarsi il vantaggio in termini motoristici.

Chiaramente fiduciosi nella loro direzione di sviluppo, i motoristi di Maranello hanno presentato già la loro terza specifica della PU montandola sulle vetture Haas e Sauber nel fine settimana in Ungheria ed è stato riferito che la nuova specifica è arrivata con un enorme aumento di potenza di 40 cavalli rispetto alle specifica due usata da Vettel. Una cifra che, se confermata, sarà motivo di preoccupazione nei corridoi della base del motore Mercedes a Brixworth. Eppure il capo squadra Toto Wolff non è disposto ad accettarlo, dopo quattro anni di dominio ed essendo stati il punto di riferimento sulla base motoristica ibrida dal 2014.

“Credo che sia bello essere di nuovo in una situazione in cui sei lo sfidante, è dal 2013 non lo siamo più , è così difficile stabilire un punto di riferimento, stai praticamente correndo con una croce sulla schiena.Ora sappiamo qual è il livello di prestazioni della Ferrari, lo vedete ogni giorno in pista, ed è qualcosa che siamo molto desiderosi e siamo molto motivati ​​a raggiungere. Non ci fermeremo finché non avremo raggiunto i nostri obiettivi” ha spiegato il manager austriaco durante il weekend ungherese.

Andy Cowell [capo motorista del team Mercedes] e le sua truppe, compreso il team di integrazione del telaio stanno lavorando attorno ad esso, non lasceranno nulla di intentato per avvicinare i nostri rivali: preferiremmo rompere piuttosto che non controbattere alle prestazioni della Ferrari.”

Si parla persino di una Mercedes che stia “trattenendo” il suo aggiornamento per la terza specifica del motore posticipandolo il più possibile per cercare di estrarre più potenza dal motore con tempi di sviluppo aggiuntivi. L’aggiornamento specifica 2 di Mercedes, come sappiamo, è  stato introdotto in ritardo di una gara, non in Canada ma in Francia a causa di problemi trovati al banco, ma quando è stato introdotto a Le Castellet, ha garantito prestazioni aggiuntive oltre che una maggiore affidabilità e ha dato un buon vantaggio al team anglo-tedesco sia al Paul Ricard che al Red Bull Ring.

Mercedes posticiperà l’introduzione della terza evoluzione del suo V6?

Dato che la Ferrari sarà difficile da battere sia a Spa che a Monza, potrebbe essere sensato,quindi,cercare di limitare i danni in quelle gare usando il motore specifica 2 prima di dare “il tutto per tutto” con un aggiornamento ancora più potente per le ultime sette gare.

L’anno scorso a Spa, la Ferrari era molto più vicina a Mercedes di quanto ci si aspettasse da chiunque, quindi il vantaggio in termini di prestazioni aggiunte quest’anno dovrebbe rendere Vettel il favorito durante il fine settimana.

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Negli ultimi anni Mercedes ha dominato a Monza,in parte grazie alla potenza del suo motore ma anche per l’efficienza aerodinamica della sua vettura,quindi Vettel dovrà affrontare una sfida più difficile. Ma se a Maranello hanno fatto il passo di 40cv (da confermare) e Mercedes sceglie di posticipare l’introduzione della specifica 3 del suo motore, Vettel avrà buone possibilità di diventare il primo pilota Ferrari a vincere sul terreno di casa della Rossa dopo 8 anni (ultima vittoria Ferrari con Fernando Alonso nel 2010).

L’esito di questo combattuto campionato molto dipenderà dalla qualità degli aggiornamenti su entrambe le vetture nelle prossime gare, ma se la tendenza attuale continua, Vettel ha il talento, la macchina e il motore per regalare il titolo a se stesso e alla squadra. Come ha detto Vettel domenica, dovrebbe essere una seconda parte dell’anno molto eccitante.

Ce lo auguriamo tutti.

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