Non succede praticamente nulla allo Yas Marina Circuit, dove Max Verstappen strapazza le Mercedes prendendosi il secondo successo stagionale. La McLaren batte la Racing Point per il terzo posto costruttori, disperse le Ferrari.

Il Gran Premio di Abu Dhabi si è confermato piuttosto noioso. A Yas Marina è arrivato il secondo successo stagionale per la Red Bull targata Honda di Max Verstappen, dimostratosi assolutamente irraggiungibile dopo la pole di ieri. Per l’olandese si tratta di una bella iniezione di fiducia in vista del 2021, nel quale avrà l’obbligo di sfidare le Mercedes. Giornata anonima per le W11, le quali hanno chiuso in seconda e terza piazza con Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton.

Il campione del mondo, forse ancora provato dal Covid, non è mai stato della partita, non riuscendo mai ad avvicinare il compagno di squadra. Buona la prova di Alexander Albon che ha fatto il suo chiudendo in quarta piazza, mentre il suo sfidante per il sedile Sergio Perez è stato costretto al ritiro. Il cedimento della power unit del messicano è costato il terzo posto nei costruttori alla Racing Point, battuta sul filo di lana dalla McLaren. Il quinto posto di Lando Norris ed il sesto di Carlos Sainz hanno condotto sul podio finale il team di Woking, un risultato che mancava dal lontano 2012. Settimo posto per la Renault con Daniel Ricciardo, mentre Esteban Ocon chiude nono davanti a Lance Stroll con un bel sorpasso sul canadese all’ultimo giro. Ottava l’AlphaTauri di Pierre Gasly.

Imbarazzante la domenica della Ferrari. Non si allude ovviamente al risultato considerando la vettura, ma all’ennesimo errore di strategia. Al momento della Safety Car nei primi giri, solo Charles Leclerc e Sebastian Vettel non si sono fermati, perdendo poi molte posizioni quando hanno effettuato le loro rispettive soste. Il monegasco ha concluso in tredicesima posizione, seguito dal compagno di squadra che ha terminato la propria carriera in rosso molto lontano dalla zona punti.

Al via parte bene Verstappen, il quale resiste all’assalto delle due Mercedes. Nelle retrovie Leclerc va all’attacco di Ricciardo, finendo lungo cedendo il passo a Vettel. Per il monegasco gomme Medie, mentre il tedesco ha optato per le Dure. I due innescano una bella sfida per una modesta dodicesima piazza, restando vicini alle due Renault. Norris ed Albon si scambiano un paio di volte il quarto posto, ma dopo alcuni giri il thailandese riesce a passare.

Gran colpo di scena al decimo giro, con Perez che si ritira per un problema tecnico, forse una perdita di pressione dell’olio. Viene introdotta la Virtual Safety Car, con i piloti che ne approfittano per efettuare il cambio gomme. Gli unici a restare in pista sono Ricciardo e le Ferrari, decidendo di allungare lo stint. I commissari decidono poco dopo di introdurre la Safety Car, ricompattando tutto il gruppo. La tattica del Cavallino con Leclerc si rivela sbagliata, in quanto le gomme gialle crollano totalmente costringendolo alla sosta.

Il #16 torna in pista ultimo con la bianca, mentre Vettel resiste in ottava piazza. Davanti a tutti Verstappen è inattaccabile e riesce ad allungare decisamente su due Mercedes incredibilmente umane.  L’olandese è assolutamente incontenibile, mentre nelle retrovie Gasly compie un bel sorpasso su Seb. Il tedesco effettua il pit-stop al trentaseiesimo giro puntando sulla gomma Media. Le Ferrari restano inchiodate fuori dai punti, con Verstappen che le doppia entrambe prima di andare a vincere sul tracciato di Yas Marina. Le Mercedes concludono il mondiale sul podio con Bottas davanti ad Hamilton. Il finlandese riesce comunque a tenersi il secondo posto nella classifica piloti, magra consolazione in una stagione amara.

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