Titolo piloti messo in cassaforte, la Red Bull si è resa subito orgogliosa della sua RB18. Christian Horner ha immediatamente riconosciuto il grande lavoro svolto da parte dei suoi tecnici, nomi che vanno da Adrian Newey al direttore tecnico Pierre Wache, che hanno sviluppato un auto in grado di dare un sostanzioso vantaggio quest’anno alla Ferrari e terminare anzitempo la pratica mondiale.

Ma a campionato quasi terminato, è inevitabile che i team pensino già al 2023. A Singapore il team di Milton Keynes ha portato un fondo evoluto; la Ferrari l’ha fatto invece a Suzuka.

GLI SVILUPPI DI RED BULL PER IL 2023

Siamo passati completamente allo sviluppo della macchina del prossimo anno. Restano ancora alcune piccole modifiche in arrivo però non è in programma un passo importante quanto quello introdotto a Singapore“, spiega Rob Marshall, a capo dell’ufficio Ingegneria.

Sapevamo di dover ottimizzare il fondo nella porzione finale. Dopo aver superato senza danni al fondo le gare di Spa, Zandvoort e Monza, siamo riusciti a introdurlo a Singapore. Quando porti nuovi componenti, la situazione in cui ti trovi con le parti di ricambio ha una notevole importanza. Dobbiamo esaminare le cose pesando costi e benefici, chiederci se serve un componente specifico quale parte di un incremento delle prestazioni o se si tratta più di un’aggiunta.

Devi scoprire anche quali sono i costi di produzione e i tempi di consegna perché vada in pista. Un fattore ulteriore, specialmente con le nuove macchine, è nella possibilità di introdurre sviluppi alla macchina che ti aiuteranno il prossimo anno. Però vuoi davvero che i tuoi avversari guardino le tue carte, diciamo usando pezzi nuovi nell’ultima gara ad Abu Dhabi?”, ha concluso.

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