F1 – Ocon: “Frasi inaccurate, dannose e dolorose nei miei confronti”

Con un lungo comunicato, Esteban Ocon ha condannato i tanti commenti negativi ricevuti dopo l’incidente con Pierre Gasly a Monaco.

Nella settimana di pausa tra il weekend del GP di Monaco e quello del GP del Canada, il tema caldo nel paddock della F1 è stato l’incidente al primo giro tra le due Alpine di Pierre Gasly, che poi ha concluso la gara a punti, ed Esteban Ocon, ritiratosi dopo il contatto. Dopo una difesa al limite di Gasly nelle prime curve, l’ex Force India ha deciso di sferrare un attacco al Portier, chiudendo la porta in maniera troppo aggressiva al compagno di squadra e provocando danni enormi alla sua monoposto. Durante la gara, il Team Principal Bruno Famin aveva dichiarato che ci sarebbero state “conseguenze molto serie” dopo la manovra di Ocon, lasciando intendere che stava valutando l’ipotesi di lasciarlo in panchina per l’evento di Montréal. Nel frattempo il francese ha pubblicato sui social un comunicato, condannando le frasi d’odio ricevute negli ultimi giorni.

“Dopo il GP di Monaco…” – ha esordito il francese – “…è stato detto di tutto su quanto è accaduto. Se da un lato ho ricevuto tanto supporto, dall’altro mi rattrista vedere quanti insulti e commenti negativi ho ricevuto riguardo alla mia persona, alla mia guida e alla mia carriera. Grazie al duro lavoro, al supporto e ai sacrifici di molte persone, ho corso in più di 140 Gran Premi sin dal 2016. Sono sempre stato un pilota duro e, come molti altri, sono stato coinvolto in degli incidenti. Sono stato fortunato a correre fianco a fianco con piloti talentuosi ed esperti come Checo, Daniel e Pierre, che hanno vinto delle gare, e con un due volte campione del mondo come Fernando. Spesso, essendo compagni di squadra, ci siamo ritrovati a partire da posizioni vicine, perciò a volte sono nati duelli duri e, a volte, anche contatti.”

Ocon ha poi condannato i commenti negativi e offensivi comparsi dopo Monaco: “Ho commesso errori in buona fede: siamo atleti, non robot. La F1 è uno sport in cui le emozioni e la passione sono molto forti. Ogni weekend, sui social, ne vedo sia il lato positivo sia quello negativo. Tuttavia, negli ultimi giorni ho letto tante affermazioni basate su informazioni false e grosse distorsioni della realtà per quanto riguarda la mia abilità a lavorare in squadra. Queste frasi sono inaccurate, dannose e dolorose. Sin dall’inizio, ho sempre approcciato questo sport con umiltà, professionalità e rispetto, valori che mi sono stati insegnati quando ero piccolo. Ogni pilota insegue la gloria personale, ma questo resta uno sport di squadra. Ho sempre seguito le istruzioni e dato il massimo per raggiungere risultati importanti per la squadra.”

“Ho assunto tutte le responsabilità per l’incidente del primo giro…” – ha concluso Ocon – “…e, nonostante il ritiro, sono felice che il team abbia conquistato un punto in questo difficile inizio di stagione. Rispetto Pierre come compagno di squadra e rivale. Abbiamo sempre lavorato in maniera collaborativa e professionale all’interno del team, e continueremo a farlo. In F1 non si ottengono risultati senza rischiare. Le partenze rappresentano un momento intenso, soprattutto a Monaco, dove possono definire il risultato della gara. Ciò che rende questo sport così bello è poter duellare in maniera dura e corretta. Alla fine, siamo tutti competitor. Non vedo l’ora di correre a Montréal, davanti ai fantastici tifosi canadesi.”