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Aston Martin, cosa sta accadendo a Fernando Alonso?

F1 Alonso . Nei primi sei Gran Premi ha sempre fatto bingo. Poi il blackout. Addirittura diciannovesimo a Imola, undicesimo a Montecarlo. Che sta accadendo al due volte campione del mondo Fernando Alonso e alla sua Aston Martin ? Certo, due uscite orfane di punti non costituiscono una debacle tale da fare gridare alla crisi. Ma è pur sempre vero che si sta parlando di un pilota che ha messo in fila nella sua carriera la concorrenza per ben due volte. E addirittura si sussurra che tra le parti il divorzio potrebbe essere non lontano. Pensare a una crisi di motivazione dell’asturiano appare azzardato e improbabile. Seppur l’anagrafe per lui galoppi come per ogni comune mortale, infatti, ha dimostrato nel 2023 così come anche , come detto, nelle prime sei prove di quest’anno, di esserne ancora ben provvisto. Non che il compagno di squadra Lance Stroll se la stia passando meglio. E, proprio per questo, il problema sembra risiedere nel mezzo più che nella persona che lo conduce. Lui stesso ha detto apertis verbis che l’Aston Martin di quest’anno, a suo avviso, è destinata a mangiare non poca polvere dalla concorrenza di prima fascia, dalla Red Bull alla Mercedes, dalla Ferrari all’ormai consolidata Mc Laren che, con Lando Norris e Oscar Piastri, non può più certo essere ormai ascritta al novero delle scuderie di retrovia.

Che l’Aston Martin non sia, almeno al momento, in grado di regalare ad Alonso una vettura in grado di fare la voce un po’ grossa come lo scorso campionato ne è convinto uno che la Formula Uno l’ha masticata a lungo, e a buon livello, ovvero Giancarlo Fisichella. L’ex pilota della Benetton, infatti, è categorico: “Fernando – dice ad Autogear- ha dimostrato la sua ricchezza di esperienza e continua a essere in ottima forma mentale e fisica, è piuttosto notevole vedere un pilota correre in Formula Uno a 42 anni ed essere ancora così competitivo, ha il desiderio di continuare a correre nei prossimi anni, il che è davvero incredibile”. Ma il punto, per Fisichella, sta proprio qui. Se il suo talento non è minimamente in discussione ed è certificato da ben due allori, la macchina che gli è messa a disposizione non lo vale. “Ha bisogno – prosegue Fisichella- di una macchina competitiva che gli permetta di lottare per il campionato e conquistare podi e purtroppo la Aston Martin non è così competitiva come lo era l’anno scorso dove ha avuto un buon inizio di stagione, ma poi lo sviluppo della macchina non ha seguito quello di Red Bull, Ferrari e Mercedes”.

Riuscirà Fernando il bititolato a tornare a ruggire in Canada? Lo scorso campionato, sull’autodromo nordamericano, giunse secondo alle spalle di Max asso pigliatutto Verstappen alias iridato in servizio permanente effettivo. Chi vivrà vedrà

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