F1 News – Liberty Media, proprietaria della Formula 1, si trova al centro di un’indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ) riguardo al rifiuto della candidatura di Andretti per diventare l’11° team sulla griglia di F1. Fonte racingnews365.com
L’inchiesta è nata in seguito alla richiesta di vari membri del Congresso americano, preoccupati per un potenziale abuso delle leggi antitrust da parte della proprietà della Formula 1. La controversia ha preso piede dopo che Mario Andretti, leggenda dell’automobilismo e campione del mondo di F1 nel 1978, ha denunciato pubblicamente l’ingiustizia di una decisione che ha visto il team Andretti Autosport escluso dalla griglia di partenza. Le dichiarazioni di Andretti hanno attirato l’attenzione dei politici, che hanno sollevato interrogativi sul processo decisionale all’interno della F1 e sull’eventuale violazione delle leggi antitrust statunitensi.
Greg Maffei, presidente e CEO di Liberty Media, società proprietaria della Formula 1, ha risposto alle accuse affermando che l’azienda coopererà pienamente con l’indagine. Maffei ha ribadito che la decisione presa nei confronti di Andretti è stata in linea con le normative antitrust degli Stati Uniti, sostenendo che non c’è stata alcuna discriminazione nei confronti del team americano. Secondo Maffei, la Formula 1 non è contraria all’espansione della griglia, ma qualsiasi nuovo team deve soddisfare rigorosi criteri stabiliti sia dalla FIA, l’organo di governo internazionale del motorsport, sia dalla F1 stessa.
L’offerta iniziale di Andretti era stata approvata dalla FIA sulla base di criteri sportivi e tecnici. Tuttavia, una successiva revisione finanziaria condotta dalla F1 ha portato al rigetto dell’applicazione a gennaio. Nonostante questa delusione, Michael Andretti, figlio di Mario e fondatore del team, ha continuato a portare avanti il progetto, che ora conta oltre 200 dipendenti. Con l’intervento del Congresso, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) ha deciso di esaminare la legittimità delle azioni di Liberty Media, mettendo in discussione la trasparenza del processo di espansione della griglia e sollevando preoccupazioni su possibili violazioni delle norme antitrust. Questo sviluppo potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della Formula 1 e per la partecipazione di nuovi team.
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