F1 Monza, siamo ora mai alla vigilia del piu’ importante appuntamento dell’anno per l’Italia e gli appassionati di motorsport. Segue l’anteprima Pirelli con l’analisi del circuito, la variabile della sprint qualifiying e le mescole portate nel circuito brianzolo .

Pirelli Mario Isola

F1 Monza Mario Isola responsabile Pirelli

“In passato abbiamo visto che a Monza sono possibili diverse strategie, e con la sprint qualifying che rappresenta un’altra importante variabile del weekend, i team devono ripensare completamente la loro strategia per il fine settimana. Si tratta di un circuito rear-limited che pone l’attenzione sulla trazione, quindi la sfida principale è impedire che i pneumatici posteriori scivolino e si surriscaldino troppo, visto che con un assetto a basso carico aerodinamico le monoposto sono meno “incollate” all’asfalto. Anche il meteo giocherà un ruolo, poiché questo aspetto è amplificato dalle alte temperature”.

F1 Monza le mescole

  • Per il GP di casa – su uno dei circuiti più veloci della stagione – Pirelli ha optato per la nomination più utilizzata in questa stagione scegliendo le mescole centrali della gamma: la C2 sarà la P Zero White hard, la C3 sarà la P Zero Yellow medium e la C4 sarà la P Zero Red soft.
  • Negli ultimi due anni a Monza sono state nominate le stesse mescole perché rappresentano un buona soluzione per rispondere alle diverse sfide che questo gran premio pone.
  • Monza è la seconda tappa di quest’anno a ospitare il nuovo format con sprint qualifying, che ha debuttato al GP di Gran Bretagna a luglio. Di conseguenza, la normale allocazione dei pneumatici sarà diversa: al posto dei consueti 13 set, questo weekend ce ne saranno 12. In particolare, ci saranno due set di P Zero White hard, quattro set di P Zero Yellow medium e sei set di P Zero Red soft. In aggiunta, ogni team avrà a disposizione fino a sei set di Cinturato Green intermediate e tre set di Cinturato Blue full wet in caso di bagnato.
  • Durante le qualifiche di venerdì potranno essere usati solo pneumatici in mescola soft. Nella sprint qualifying invece, ogni pilota potrà scegliere liberamente tra le mescole senza obbligo di effettuare pit stop. Al termine, dovranno riconsegnare il set di pneumatici con cui hanno completato il maggior numero di giri. Il regolamento sui pneumatici per il Gran Premio della domenica resta invariato, eccezion fatta per la libera scelta della mescola con cui prendere il via.

Il Tracciato

  • Monza è nota per i suoi rettilinei a tavoletta preceduti da brusche frenate, ma presenta anche alcune sezioni più lente e più tecniche.
  • I lunghi rettilinei hanno anche l’effetto di raffreddare i pneumatici, cosa che può influenzare la precisione dell’inserimento nelle curve successive. Ma questo, ovviamente, dipende anche dal meteo, che può essere variabile in questo periodo dell’anno.
  • A Monza i team utilizzano un assetto a basso carico aerodimanico per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e quindi massimizzare la velocità in rettilineo. Questo pone l’accento più sul grip meccanico che su quello aerodinamico.
  • I lunghi rettilinei rendono anche vantaggioso cercare di sfruttare la scia della vettura che precede, cosa che diversi piloti hanno provato a fare l’anno scorso durante le qualifiche.
  • Lo scorso anno, il Gran Premio d’Italia è stato ritardato da una bandiera rossa, che ha stravolto la strategia pneumatici prevista trasformando la fase finale in una gara sprint di 26 giri corsa con pneumatici nuovi (in cui i primi sei hanno scelto la medium). L’anno precedente, invece, con la stessa nomination, la strategia del vincitore è stata quella di passare da soft a hard, anche se gli altri due piloti a podio sono passati da soft a medium.


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