Mattia Binotto si allinea a Red Bull e Mercedes e si auspica un aumento del tetto di spese, fissato a 140 milioni di Dollari.

La questione budget cap continua a tenere banco nel paddock della F1. Dopo le tante discussioni e diatribe dello scorso weekend, la situazione emersa nel weekend del GP di Monaco sembra ancora lontana dallo sbloccarsi. Da un lato, le scuderie più ricche stanno richiedendo con forza un aumento del tetto di spese, fissato a 140 milioni di Dollari: secondo il loro punto di vista, infatti, l’aumento del costo della vita, dei materiali e della logistica causato dal galoppare dell’inflazione obbligherà tutte le scuderie a rivedere i propri piani a livello finanziario, con il rischio di dover bloccare gli sviluppi a metà stagione o addirittura di saltare delle gare.

L’altra fazione, composta da Alpine, Alfa Romeo, Haas e Williams, ritiene invece inammissibili le richieste dei top team, tanto da aver votato contro alla proposta di un aumento del tetto di spese nell’ultima riunione della F1 Commission. Nelle ultime settimane, le istanze dei top team si sono fatte però sempre più insistenti: a Monaco Mattia Binotto, Christian Horner e Andrew Shovlin (che ha fatto le veci di Toto Wolff) hanno confermato, durante la conferenza stampa, le loro preoccupazioni per la situazione legata al budget cap, mostrandosi per una volta allineati su questo tema spinoso.

Ferrari F1 Binotto

“Concordo con le affermazioni di questa settimana di Christian, bisogna aumentare il budget cap.” – ha affermato il Team Principal della Ferrari“Ne abbiamo già discusso tra noi e molti team sono d’accordo. Quest’anno il tetto di spese è divenuto un argomento delicato perché si è presentata una situazione imprevista, che non dipende dalle nostre azioni. Parlo ovviamente dell’inflazione al 6%, che ci mette in grave difficoltà. […] Sono sicuro che tutte le scuderie, non solo i top team, raggiungeranno il limite di spesa molto presto, e sarebbe un peccato se uno sport come la F1 dovesse finire in balia del budget cap. Bisogna preservare il lato sportivo e quello tecnico, e non si deve dimenticare che il regolamento finanziario è appena al secondo anno e ci vorranno anni per perfezionarlo. Come F1, la cosa migliore da fare per evitare situazioni scomode a fine anno è far respirare le scuderie ed aumentare il tetto di spese basandosi sull’inflazione”.

“Penso che per noi sarà impossibile rimanere sotto al budget cap.” – ha proseguito Binotto – “Nel regolamento c’è una tolleranza: si può andare oltre al tetto di spese del 5%, ma solo se si tratta di un’infrazione minore che si verifica per cause di forza maggiore. Però queste parole lasciano molto spazio all’interpretazione, noi non sappiamo cosa significhino in termini concreti e quali saranno le eventuali penalità inflitte dalla FIA. Licenziare il personale per restare sotto al limite non è la scelta corretta. […] La mia opinione è che se tutti violeranno il regolamento finanziario, allora la sua utilità e il suo valore verranno messi in discussione. E’ importante avere un tetto di spese, ma penso che la soluzione corretta sia prendere tempo, far respirare i team e migliorare le norme”.

Horner, seduto di fianco a Binotto, ha invece sottolineato che: […] Serve velocemente chiarezza: non vogliamo essere ostaggio di qualche team che vuole trarre vantaggio da questa situazione perché essa non lo riguarda. Il budget cap è nato per limitare gli investimenti folli dei top team, ma poi è stato ridotto da 175 a 145 milioni di Dollari durante la pandemia e infine l’inflazione ha raggiunto livelli critici a causa dei recenti avvenimenti. Il costo della vita sta aumentando e non sappiamo se la situazione migliorerà nei prossimi sei mesi. Ormai siamo quasi a metà stagione e siamo completamente al buio, quindi la FIA deve prendere velocemente le contromisure. Abbiamo anche degli obblighi verso i nostri dipendenti, non vogliamo arrivare a dover effettuare dei licenziamenti di massa. Speriamo che prevalga il buonsenso“.

[…] So che Toto è d’accordo con Christian e Mattia.” – ha concluso Shovlin – “Siamo tutti sulla stessa barca: anche con le migliori intenzioni del mondo, è quasi impossibile rimanere sotto al limite. Qualcuno ha suggerito di ridurre il budget per gli sviluppi, ma bisogna ricordare che esso comprende anche la produzione delle componenti che si utilizzano in pista, non solo gli upgrade. Rispetto alle stagioni passate, come penso anche gli altri, stiamo usando parti più usurate e stiamo portando meno pezzi di ricambio. Un eventuale incidente pesante potrebbe costringerci a non schierare la vettura o a ricostruirla in maniera molto superficiale. Tutto questo incide sul budget, ma non serve a migliorare le prestazioni della macchina. A un paio di scuderie è andata bene, ma per gli altri rispettare il limite di spesa è una sfida difficilissima”.

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