La F1 riparte questo fine settimana dopo la pausa estiva e per questo tra i tanti team, anche Mclaren deve pensare all’immediata ripresa.
Vista la prima parte di stagione, dove Lando Norris ha perso tante opportunità di vittoria, la domanda che ci poniamo è se il team di Woking debba effettivamente puntare su di lui oppure dare più spazio al compagno Oscar Piastri.
Dopo un avvio da terza forza dietro a Red Bull e Ferrari, la Mclaren è riuscita in poche gare a divenire la macchina più veloce e completa della griglia.
Gli uomini capitanati da Andrea Stella sono stati formidabili a portare dalla fabbrica alla pista aggiornamenti importanti sulla Mcl38.
La svolta è arrivata a Miami sesta tappa del calendario, dove anche grazie ad una Safety Car favorevole, Lando Norris è riuscito ad ottenere la prima delle due vittorie Mclaren.
Tolto l’aiuto della vettura di sicurezza, il pacchetto di aggiornamenti portato dal team inglese aveva reso competitiva la vettura rendendola la più bilanciata del lotto.
Volendo parlare del confronto tra Lando e il compagno australiano Piastri, bisogna dire che quest’ultimo rispetto al 2023, sua stagione d’esordio, sin dalla prima gara della stagione attuale, si era dimostrato più vicino come prestazioni.
Proprio nella gara di svolta a Miami, Piastri aveva compiuto un’ottima partenza nella gara lunga della Domenica, riuscendo a mettersi alle spalle del leader Max Verstappen. Il sesto posto come risultato finale era stato sintomo di una strategia sfavorevole e della mancanza del pacchetto completo montato sulla Mcl38 di Norris.
Il pilota inglese numero 4, ha poi cercato di far valere il suo ruolo iniziale di prima guida, risultando velocissimo, più del compagno, nella gara di Imola, dove ha sfiorato nuovamente la vittoria giungendo alle spalle di Verstappen per meno di un secondo e mostrando l’effettiva crescita della vettura.
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità
Per citare un famoso detto, si può dire che la svolta effettiva di Mclaren e della stagione 2024 sia arrivata gara dopo gara, quando è parso pian piano chiaro che il dominio Red Bull con Verstappen, stava vacillando e la responsabilità di diventare i primi inseguitori era giunta sulle spalle degli uomini in arancio. La scuderia austriaca ancora oggi leader di entrambe le classifiche mondiali, ha potuto contare su una primissima parte di stagione molto dominante e su una successiva parte di galleggiamento, grazie alle doti del pilota di punta.
Da quando Mclaren è parsa per tanti weekend consecutivi la macchina mediamente più veloce, sono emerse le debolezze di piloti e muretto box.
Norris ha sprecato tanto
Il pilota inglese considerato da Inizio stagione prima guida, ritrovatosi a guidare una macchina abbastanza competitiva da dare del filo da torcere a Verstappen, spesso non ha saputo reggere la pressione.
Per la prima volta in carriera Lando ha a disposizione un’auto per vincere, ma nonostante ciò, in svariate occasioni, non solo per colpa sua, non ci è riuscito.
In Canada Norris e Piastri sembravano i più veloci per diversi tratti del gran premio, ma gli errori del box mentre l’inglese si trovava al comando, hanno compromesso un possibile successo.
In Spagna, nonostante la partenza dalla Pole position, il tentativo scellerato di difendere alla prima curva la posizione su Verstappen, gli è costata la testa della gara guadagnata da George Russell, e la vittoria finale conquistata da Max.
La successiva tappa austriaca, ha dato il via alla rivalità tra Norris e Verstappen, ma ha anche sancito l’immaturità del pilota inglese.
Durante la gara sprint del sabato, Norris parso più veloce di Verstappen nei primi giri, è riuscito inizialmente a sopravanzare il rivale, lasciando incautamente spalancata la porta nel rettilineo successivo, dove in staccata Verstappen si è ripreso la testa della corsa. L’ingenua manovra del numero 4 lo ha anche portato a perdere nella stessa curva, la posizione sul compagno di squadra Piastri.
Il giorno dopo, nella gara lunga, Lando è risultato nuovamente più veloce di Max, ma nonostante i tanti tentativi di sorpasso, tra i quali, alcuni attacchi avventati e poco lucidi, la battaglia è terminata con una collisione causata dall’olandese, ma che per la classifica è risultata favorevole a quest’ultimo. Norris infatti si è ritirato, mentre Verstappen è riuscito a tornare ai box, sostituendo la gomma forata e concludendo quinto.
La frustrazione ha iniziato senza dubbio a montare nella testa di Norris, il quale nonostante l’ormai conclamata velocità e superiorità a tratti della vettura, sulla rivale Red Bull, ha continuato a perdere punti in classifica, piuttosto che guadagnarne.
La svolta di Piastri e gli errori del team
Prima dell’errore di Norris in Catalunya, nella gara precedente, sulle stradine di Monaco, il compagno Oscar Piastri era riuscito a batterlo sia in qualifica che in gara.
Come detto in precedenza, Piastri è cresciuto molto rispetto al 2023 ed è riuscito in alcune situazioni a dimostrarsi più veloce di Norris.
Arriviamo dunque ad un altro crocevia della stagione Mclaren, del confronto tra i piloti e sul punto focale di questo pezzo, il gran premio di Silverstone.
Durante la gara di Gran Bretagna, succede di tutto, svariati cambi meteorologici costringono i team e i diversi piloti in lotta per la vittoria, a cambiare più volte gomme, passando dalle slick alle intermedie da bagnato, per poi ritornare sulle mescole da asciutto. Nella confusione, ne aprofitterà Lewis Hamilton su Mercedes, vincendo il gran premio.
La vittoria tuttavia sembrava alla portata di Mclaren che sul bagnato, fino a poco più di dieci giri dalla fine, volava, sia con Norris che con Piastri. Con la diminuzione della pioggia e l’asciugarsi del tracciato, il team di Woking commette due errori importanti, nel primo, chiama giustamente al Box Norris, il quale però chiede la gomma Soft, la stessa del leader Hamilton, poco davanti a lui, per provare a marcarlo stretto e a superarlo al rientro in pista, secondariamente, Piastri viene “sacrificato” costringendolo a rimanere in pista con la gomma intermedia, risultando lentissimo e facendogli perdere tantissimo tempo. Mclaren sbaglia perché non si fida di un fattibile doppio pit stop, a fine gara inoltre, si rende conto che Piastri rientrato troppo tardi, con gomme Medie, vola, gira più forte del compagno di squadra e ai livelli di Verstappen che da terzo sorpassa Norris per conquistare il secondo gradino del podio appena dietro ad Hamilton.
Mclaren ha dunque buttato via una vittoria e una potenziale doppietta, scelto con il pilota inglese una strategia sbagliata con le gomme e fatto una chiamata troppo tardiva con l’australiano.
Questo è il primo episodio a sfavore di Piastri, il quale però sembra davvero arrivato al livello di Norris e pronto per tenergli testa in ogni occasione.
All’Hungaroring, la tappa successiva, Mclaren si dimostra la vettura nettamente più competitiva sin dalle prove libere del Venerdì.
Come da copione infatti Norris conquista la Pole position e riesce ad avere tra sé e Verstappen terzo, il compagno Piastri, secondo accanto a lui in prima fila.
Ancora una volta in partenza, come accaduto a Barcellona, Norris si butta verso l’interno, difendendo in maniera estrema sul compagno scattato meglio. Questa mossa si rivela poco furba, dal momento che Verstappen alle spalle delle due vetture color papaya, si affianca all’esterno di Norris, tentando il sorpasso alla prima curva.
Il pilota inglese a panino tra due vetture, spinge Verstappen fuori, questo accelera prendendosi una seconda posizione che poi dovrà restituire, ma cosa più importante, Oscar Piastri guadagna la leadership della gara.
La restituzione della posizione di Verstappen nei giri successivi creerà il gap necessario tra Piastri e Norris perché il primo riesca per gran parte della gara a dominare incontrastato.
Arriva la decisione nel corso del gran premio di far fermare per la seconda volta Lando Norris in seconda posizione, un giro prima del compagno di squadra. Un tentativo di undercut giustificato dal team per mantenere il gap sui piloti dietro le due Mclaren. Con questa strategia, Norris sorpassa Piastri, ma a questo punto il team di Andrea Stella ci ripensa e chiede all’inglese di rallentare per lasciar ripassare il compagno australiano. Dopo svariati giri di grandi comunicazioni tra il box e Norris, il pilota numero 4 decide sul finale di gara di restituire la posizione, regalando la prima vittoria in carriera a Piastri.
Una vittoria agrodolce per il giovane campione di Formula 2 che però aveva ampiamente meritato grazie alla splendida partenza e prima metà di gara.
Piastri ora è una minaccia
Per la F1 arriva il gran premio di Spa in Belgio, ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Lando Norris sa di aver sprecato tante chance per vincere e per lottare nella classifica piloti con il leader Verstappen. Ora però, dopo le recenti prestazioni di Piastri, sa anche che deve guardarsi le spalle all’interno del proprio box.
Con la pressione di questi risultati, dopo un Venerdì molto positivo per Mclaren, le qualifiche bagnate del sabato rimescolano le carte, i due Alfieri scattano 4° e 5 ° nella gara di Domenica.
Alla prima curva dopo la partenza Norris commette l’ennesimo errore stagionale e finisce con due ruote nella ghiaia fuori dalla Source la prima curva del tracciato belga.
Perde tante posizioni e viene raggiunto e superato grazie alla strategia dal rivale Verstappen.
Piastri più avanti sin dalle fasi iniziali gestisce al meglio la gara concludendo al secondo posto grazie alla squalifica di George Russell con Mercedes.
Su chi puntare dunque?
Dopo aver riassunto quanto accaduto dall’inizio della stagione in casa Mclaren, è tempo di bilanci.
In vista della seconda parte di 2024 all’interno del team di Woking andranno fatte diverse valutazioni e soprattutto bisognerà capire su quale dei due piloti è giusto puntare, se su entrambi oppure su uno dei due.
Da una parte Lando Norris è nel team sin dal suo Esordio in F1 nel 2019, ha ottenuto diverse Pole position, ed è riuscito solo quest’anno dopo anni di tentativi ad agguantare il primo successo. È un pilota velocissimo, ma che pare spesso non riuscire a gestire la pressione nei momenti che contano, una caratteristica fondamentale per un pilota che vuole lottare per il campionato.
Dall’altra Oscar Piastri, campione dominante in Formula 2 nel 2021, senza un sedile per il 2022 e debuttante la scorsa stagione con degli ottimi spunti come i piazzamenti a podio e a vittoria nella gara sprint in Qatar. Quest’anno è cresciuto molto e la vittoria con la macchina competitiva, non ha tardato ad arrivare. Rispetto al compagno di squadra appare più cinico, talvolta più lento di Norris, ma con una parabola di crescita molto incoraggiante considerando la poca esperienza a differenza dell’inglese.