La Direttiva Tecnica FIA anti-porpoising che entrerà in vigore dal GP di Francia rappresenta la prima grande controversia tecnica del 2022.

Dopo un inizio di stagione piuttosto tranquillo, tra i GP del Canada e di Gran Bretagna sono iniziate ad emergere le prime controversie a livello tecnico delle vetture 2022 di F1. I problemi del porpoising e del bouncing, di cui quasi tutte le macchine soffrono sin dai primi chilometri di test, hanno infatti spinto la FIA ad intervenire per preservare la salute fisica a lungo termine dei piloti, massacrati dai sobbalzi su circuiti sconnessi come quello di Baku. La raccolta di dati relativi alle oscillazioni verticali delle vetture ha portato all’introduzione di una dibattutissima Direttiva Tecnica, che impone dei complessi parametri numerici oltre i quali le macchine non possono stressare il corpo dei piloti. In un aggiornamento seguente, però, questa DT ha preso di mira un altro argomento tecnico controverso, ossia la flessione del fondo.

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Secondo quanto analizzato dalla Federazione, infatti, alcuni team avrebbero interpretato in maniera molto aggressiva e non conforme allo spirito del Regolamento Tecnico le norme che disciplinano l’altezza da terra delle vetture, uno degli elementi fondamentali per sfruttare al massimo l’effetto suolo. E, casualmente, questi team sarebbero Red Bull e Ferrari, che si sono opposti fermamente ad un eventuale cambio regolamentare. Entrando nel dettaglio, queste scuderie avrebbero trovato il modo di deformare il plank nelle aree in cui questo non è monitorato dal regolamento, che prevede che la flessione non debba superare i 2 millimetri intorno ai due fori posizionati sul bordo anteriore. Nella parte posteriore, quindi, i leader della Classifica Costruttori riuscirebbero a far flettere il plank, così da poter abbassare la vettura e guadagnare carico senza consumare la parte in legno.

L’obiettivo della FIA è dunque quello di combattere quest’interpretazione contraria allo spirito del regolamento restringendo i paletti per quanto riguarda il monitoraggio della flessione del fondo. Essendo questo tema strettamente collegato a quello del porpoising e del bouncing, la Federazione potrebbe decidere di imporre unilateralmente il cambio regolamentare per ragioni di sicurezza. A cose normali, infatti, sarebbe necessaria un’approvazione da parte dell’80% dei team per modificare il Regolamento Tecnico a stagione in corso. Questo tema sarà certamente affrontato nella riunione di oggi della F1 Commission in Austria, dove si stabilirà definitivamente se le nuove norme entreranno in vigore a partire dal GP di Francia.

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