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Porsche 959 ultra-mega-super tecnologica

Una vettura incredibile, strana, inimmaginabile che ha rappresentato una vera chicca per la casa tedesca: la Porsche 959.

Se parliamo di Porsche, tralasciando le moderne Cayenne, Macan e Taycan, non possiamo non pensare alla storicissima 911. E invece no, oggi parliamo di un’altra Porsche che ha saputo far battere i cuori di tantissimi appassionati del settore la Porsche 959.

Dobbiamo tornare indietro di molti anni, siamo nel 1981. Peter Shutz è appena diventato l’amministratore delegato del marchio. Helmuth Bott, l’allora capo degli ingegneri Porsche, propose al nuovo Boss di puntare su una competizione sportiva per risollevare le finanze della casa di Stoccarda, scegliendo, in quegli anni, la più alta espressione di auto simil-stradali nelle competizioni: le Gruppo B. Ovviamente di parla di rally e sappiamo tutti come andò a finire con il campionato, chiuso per la troppo elevata velocità e potenza della auto. Questo non fermò lo sviluppo di Porsche che arrivò nel 1986 a vendere il primo dei suoi 292 esemplari di Porsche 959.

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Per soddisfare gli obiettivi del progetto Bott cerò di montare a bordo di questo nuovo progetto, tutta la tecnologia possibile. È per questo motivo che Porsche 959 è dotata di tecnologie modernissime per l’epoca e di soluzioni più o meno innovative, ma tutte voltate alla sportività e alle massime prestazioni.

Infatti, la Porsche 959, al momento del lancio nel 1986, era la vettura più veloce al mondo. Record scippato solamente nel 1987 da una certa Ferrari F40, tra l’altro l’anti elettronica per eccellenza. Non si scherza mica.

Porsche 959

Il motore montato è un 6 cilindri boxer da 2850 cc, con 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa, biturbo con 450 cv e 500 nm di coppia massima. La velocità raggiunta è di 317 km/h. Tramite la trasmissione manuale a 5 rapporti era possibile scaraventare la potenza a terra a tutte le 4 ruote motrici per un rapido 3.7 secondi sullo 0-100 km/h (11.4 sullo 0-200).

Ultratecnologica: Porsche 959 è l’antitesi della Ferrari F40

Raffreddamento ad acqua per la testata e ad aria per i cilindri, poteva disporre di bielle in titanio e pistoni in alluminio così come gran parte dei componenti montati su questo splendido modello. Il tutto fece fermare la lancetta della bilancia ad un leggerissimo peso di circa 1300kg. L’auto, praticamente, vola.

Come dicevamo, a bordo della Porsche 959 ci sono tantissime soluzioni ultra tecnologiche. Oltre a quelle già viste, di sicuro interesse sono le sospensioni a controllo elettronico e i sensori di pressione degli pneumatici.

Insomma, su questa Porsche non mancava proprio nulla. E venne perfino ritoccata, verso l’alto chiaramente. Furono costruiti ben 29 esemplari Porsche 959S, che stava per “Sport”, dotati di 515 cv che toccavano i 340 km/h.

Ma per far stare in strada tutto questo, anche l’aerodinamica volle la sua parte. Le linee furono sviluppate per limitare la resistenza all’avanzamento tanto da portare il coefficiente aerodinamico ad un valore di appena 0.31.

Che dire, le foto parlano da sole. La Porsche 959 costava all’epoca circa 200.000€ cifra decisamente alta per gli anni ’80. Oggi per trovarne una bisogna essere fortunati. Per acquistarla, bisogna essere super fortunati, oltre che molto ricchi.

Vi lascio con una curiosità, la 959 non era legale negli Stati Uniti in quanto Porsche decise di non omologarla. Purtroppo non so perché non fornì i 4 modelli richiesti dal governo statunitense per effettuare i dovuti crash test di omologazione. A Bill Gates non sembrò importare più di tanto dato che ne acquistò una per lasciarla ben 13 anni ferma in dogana fino al nuovo millennio, quando la legge venne modificata e il caro Bill riuscì ad andare in Microsoft con la sua Porsche 959.

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Ivan Bianchi

Sono cresciuto a pane e Formula 1. Le auto sono la mia passione e scrivere articoli mi permette di condividerla con tutti voi. Twitter @ivan_morepower

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