F1 | In Australia tornerà Sainz o sarà ancora chance a Bearman?

Il circuito dell’Albert Park nella città australiana di Melbourne rappresenterà il terzo appuntamento di Formula 1 questo fine settimana. L’iconico appuntamento, che in passato ha rappresentato la gara in apertura, segna il ritorno della F1 dopo la classica pausa di una settimana che aveva visto Bahrain e Arabia Saudita susseguirsi.

Tra gli interrogativi sul Gran Premio, c’è la questione che riguarda Carlos Sainz. Lo spagnolo non ha potuto prendere parte al GP a Jeddah visto l’operazione d’urgenza all’appendicite a cui si è dovuto sottoporre. Lo ha sostituito, però, egregiamente Oliver Bearman. Il britannico, per la prima volta in carriera alla guida di una F1, e facente parte della FDA, ha potuto prendere parte al Gran Premio riuscendo persino a conquistare punti grazie al suo settimo posto.

Nonostante l’operazione di Sainz sia andata a buon fine, con il pilota della Ferrari subito nel paddock per seguire insieme al team la gara, non è detto che possa essere in forma già per correre in Australia. Nel 2022, anche Alex Albon abbandonò la possibilità di gareggiare nel Gran Premio d’Italia a Monza in circostanze simili. Il pilota della Williams tornò nell’abitacolo per il successivo fine settimana che si disputò a Singapore, ma a fine anno ammise di quanto fu faticosa la stagione a livello fisico.

Ecco perché sarebbe un peccato per Carlos Sainz non avere la possibilità di gareggiare al 100% delle possibilità fisiche le 22 gare rimanenti. In quella che rappresenta a tuti gli effetti la sua ultima stagione in Ferrari prima dell’approdo di Lewis Hamilton nel 2025. Al momento, il team italiano non ha ancora confermato se Sainz riprenderà o meno il suo posto all’Albert Park questo fine settimana.

In caso contrario, la Ferrari avrà diverse opzioni per la sua sostituzione. Potrebbero fare il debutto nel Gran Premio il pilota di riserva Robert Shwartzman. O anche l’ex pilota di F1 e attuale di hypercar Ferrari WEC Antonio Giovinazzi per maggiore esperienza. Senza escludere, ovviamente, Bearman, che ha già dimostrato di poter regalare soddisfazioni.