Dodici mesi dopo, Nico Hulkenberg si trova nella stessa situazione del suo successore Ocon. Tutti lo vogliono, ma nessuno se lo piglia!

Con l’inaspettata conferma di Grosjean in Haas al fianco di Kevin Magnussen per il 2020, la domanda che in molti si stanno ponendo è: “cosa succederà a Nico Hulkenberg?
Il tedesco della Renault verrà infatti sostituito nel 2020 dall’arrembante Esteban Ocon e per tale ragione molti addetti ai lavori lo vedevano pronto per sostituire Grosjean in Haas. Ora che però le porte del team americano si sono improvvisamente chiuse, analizzando i sedili ancora disponibili sulla griglia di partenza, viene lecito chiedersi quale scuderia potrebbe offrire il volante “all’apolide” Nico Hulkenberg.

Evitando di considerare per il momento le imprevedibili decisioni di Helmut Marko in casa Red Bull/Toro Rosso, e considerando il sedile di Antonio Giovinazzi piuttosto sicuro, sembra che Hulkenberg sia destinato ad uscire dal mondo della Formula 1. L’ironia della sorte vuole che sia proprio Ocon, trovatosi nella medesima situazione un anno fa, a spingere fuori dal palcoscenico della Formula 1 il pilota tedesco. Anche le motivazioni che hanno portato a questa situazione presentano caratteristiche simili: prima della pausa estiva 2018, Ocon aveva sul tavolo offerte sia dalla Renault che dalla McLaren, ma la lunga attesa nel decidere, forse per ottenere condizioni contrattuali migliori, gli fece perdere entrambi i sedili a vantaggio di Daniel Ricciardo e Carlos Sainz.

Esteban Ocon

Dodici mesi dopo anche Nico Hulkenberg, in scadenza di contratto, sembra aver tirato troppo la corda con il management Renault per avere condizioni contrattuali più vicine a quelle del compagno Ricciardo; morale della favola è stato che la scuderia francese non è rimasta ad aspettare, portando a termine il discorso interrotto lo scorso anno con Ocon. Nico Hulkenberg sembrava inizialmente tranquillo di poter trovare un’altra sistemazione in vista del 2020, essendo stato accostato anche al team Red Bull, ma la promozione di Alexander Albon durante la pausa estiva, insieme alle buone prestazioni di Kvyat e Gasly, sembrano avergli negato definitivamente ogni speranza.

È solo sfortuna?

È giusto ricordare che Hulkenberg è il possessore del record di più gare senza podi, risultato che gli ha fatto acquisire una buona fama come pilota sottovalutato. La realtà dei fatti, che oggi viene a galla, sembra però diversa. Dal 2014 al 2016 il tedesco ha fatto squadra in Force India con Perez, che con la stessa macchina è riuscito a conquistare ben quattro podi. Innegabilmente la sfortuna ha giocato un ruolo chiave in alcuni casi, ma è legittimo rimandare tutto alla Dea Bendata? Non è che forse il pilota tedesco si sia nascosto tante volte dietro a questa scusa?

A sostegno di questa ipotesi c’è il fatto che nelle occasioni migliori per raggiungere il podio, Baku 2017 e Hockenheim 2019, il tedesco si è reso autore di due incidenti che gli hanno negato ogni velleità di podio. Al netto di sfortuna ed errori, è comunque indubbio che in questi anni Hulkenberg abbia dimostrato di meritare la Formula 1. Il problema è però lo stesso del suo successore… chi troppo vuole nulla stringe!

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