Sergio Pérez ottiene la Pole Position del GP di Miami in un Q3 caratterizzato dagli errori di Verstappen e Leclerc.

Contro ogni aspettativa dopo le Prove Libere, è Sergio Pérez a conquistare la Pole Position del GP di Miami dopo un Q3 ricco di colpi di scena. Il messicano ha fatto la differenza nel primo e unico tentativo del Q3, dove i suoi principali rivali per la prima posizione hanno commesso errori. Verstappen ha dovuto abortire il primo tentativo del Q3 dopo una grossa scodata in Curva 5 ed un lungo nell’insidiosa Curva 7. Pérez ha dunque fatto segnare il tempo di riferimento davanti ad Alonso, Sainz ed un eccezionale Magnussen, mentre Leclerc ha sprecato un ottimo giro, nel quale aveva fatto segnare il miglior tempo nel settore centrale, con un bloccaggio in Curva 17. All’ultimo tentativo arriva il secondo errore del pilota della Ferrari, che perde il posteriore sul cordolo di Curva 6 e finisce in testacoda, centrando le barriere nello stesso punto di ieri.

L’incidente del monegasco obbliga la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa, e con un minuto e trenta dal termine non c’è tempo per rientrare in pista, lasciando invariati i risultati del primo run. Pérez conquista dunque la Pole davanti ad Alonso e Sainz, mentre di fianco al numero 55 partirà uno straordinario Magnussen su una Haas velocissima sul giro secco. Bene anche le Alpine con Gasly quinto ed Ocon ottavo, separati dall’unica Mercedes rimasta nel Q3, quella di Russell, e Leclerc. Chiudono la top ten Verstappen e Bottas, che non hanno segnato un tempo nel Q3.

Il Q2 vede la miglior prestazione di Verstappen in 1:26.814. Anche i top driver spingono al limite, e c’è chi rischia più di altri: Pérez allarga troppo la traiettoria in approccio di Curva 4, baciando il muro senza conseguenze. Come nel Q1, le Mercedes restano a lungo in zona eliminazione, ma stavolta il team di Brackley perde una vettura dalla top ten: Hamilton conclude infatti solo al tredicesimo posto, lamentandosi del fatto che il team lo abbia mandato in pista troppo tardi. Stupisce ancora una volta Albon, che partirà undicesimo domani, mentre Hulkenberg (dodicesimo) ha molto da recriminare dopo che la Haas ha dimostrato prestazioni eccellenti per tutto il weekend. Chiudono la classifica del Q2 Zhou e de Vries, che per la prima volta in stagione ha battuto Tsunoda in Qualifica.

Nel Q1 tutti i piloti optano per effettuare più giri lanciati intervallati da un giro di raffreddamento, dato che le gomme soft offrono le migliori performance al secondo tentativo. La miglior prestazione va a Verstappen in 1:27.363, mentre il primo degli eliminati è ad appena un secondo dal leader. Nei primi minuti Hamilton è protagonista di un misunderstanding con Magnussen ed è costretto a tornare ai box senza aver fatto registrare un tempo competitivo: per evitare la Haas, l’inglese è infatti costretto a toccare il muro esterno in fondo al lungo rettilineo dell’ultimo settore, danneggiando la sua ala anteriore. Grazie anche all’enorme evoluzione del grip del tracciato, i tempi diventano sempre più veloci negli ultimi minuti e nessuno può dirsi al sicuro.

Il tantissimo traffico in pista crea inoltre diverse situazioni di impeding (di cui una vede protagonista Sainz ai danni di Zhou) che saranno valutate al termine delle Qualifiche. Le due Mercedes e le due McLaren si trovano in zona eliminazione ad appena due minuti dal termine, ma alla fine solo le due vetture di Woking, in grave difficoltà a Miami, sono eliminate. Il Q1 regala comunque una sorpresa: l’eliminazione di Stroll sulla competitiva Aston Martin. Le ultime cinque posizioni della griglia saranno occupate da Norris, Tsunoda, Stroll, Piastri e Sargeant. Domani alle 21:30 il via del GP di Miami.

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