Cambi regolamentari e di casacca, piloti in cerca di riscatto e compagni di squadra pronti a lotte feroci, la stagione di F1 2021 ha tutte le carte in regola per diventare un’annata indimenticabile

Regolamento bloccato… oppure no?

F1 2021 – Contrariamente a quanto si crede, le modifiche regolamentari dell’anno prossimo non saranno poi così insignificanti. Le modifiche aerodinamiche imposte dalla FIA, prima su tutte i tagli al fondo, sono state concepite per tentare di ridurre del 10% il carico aerodinamico delle monoposto e non sovraccaricare le gomme, sempre più in difficoltà con gli elevatissimi livelli di carico raggiunti negli ultimi anni. Ora, è chiaro che le squadre faranno di tutto per ridurre al minimo la perdita di Downforce e questo 10% sarà verosimilmente ridotto a circa il 2%, una percentuale che, tuttavia, potrebbe avere degli effetti tangibili sul comportamento delle vetture su pista, soprattutto in frenata. Non è escluso che i piloti necessitino di un paio di gare per abituarsi alle nuove condizioni aerodinamiche e che le scuderie minori possano trarre vantaggio da questa momentanea confusione in attesa che i pesci grossi calibrino accuratamente i loro bolidi. Sempre che i team delle retrovie non si trovino in difficoltà ancora maggiori rispetto ai rivali più blasonati. In ogni caso, tutte le squadre avranno a disposizione dei “gettoni” (due per ogni team) che potranno impiegare per modificare parti altrimenti congelate dal regolamento, tentando così di rafforzare quelli che sono stati i punti deboli nella scorsa stagione.

I piloti di F1 dovranno fare i conti anche con una nuova generazione di gomme. Nonostante la riduzione di carico aerodinamico sia stata introdotta proprio per favorire il corretto funzionamento degli pneumatici (gli stessi in uso dal 2018), Pirelli ha comunque optato per il lancio di un nuovo prodotto, il cui utilizzo sarà limitato alla stagione 2021, dato che il 2022 vedrà l’introduzione dei nuovi cerchioni da 18 pollici (rispetto ai 13 attuali). Ebbene, gli pneumatici Pirelli F1 2021, i cui prototipi sono stati testati nelle prove libere del Bahrain suscitando l’entusiasmo della casa costruttrice e il malumore di qualche pilota, avranno pressioni di gonfiaggio più basse e una carcassa più robusta per evitare il ripetersi di un’ecatombe come quella di Silverstone 2020, dove diverse vetture hanno sofferto forature inattese, tra cui quella di Hamilton, che ha dovuto passare la linea del traguardo su tre ruote. Questi nuovi pneumatici rappresentano, dunque, un’ulteriore incognita per i piloti, che a maggior ragione potrebbero ritrovarsi un’auto più diversa di quanto si aspettassero, sebbene l’impianto telaistico rimarrà pressoché invariato.

F1 2021 Grandi ritorni, reclute d’eccezione e cambi di casacca

Quindi, Mercedes sarà ancora la favorita, ma il mercato piloti molto dinamico di questa off-season, non privo di colpi di scena, ha innescato una serie di cambi di casacca interessanti. Tutti gli appassionati hanno gioito nel vedere Sergio Perez vestire i colori della Red Bull, il che non solo ha scongiurato un suo eventuale ritiro, ma gli darà anche la possibilità di dimostrare il suo valore in un top team. È la prima volta che il team austriaco rinnega la sua filosofia e ingaggia un pilota esterno al suo junior program. Se Perez riuscirà ad essere competitivo in una macchina che sembra sempre più costruita a immagine e somiglianza del pupillo Verstappen e a minare minimamente lo status di intoccabile dell’olandese, sarà interessante vedere come il team principal Christian Horner gestirà le gerarchie. Si prevedono weekend di fuoco tra i due, un po’ come all’epoca della convivenza tra Verstappen e Ricciardo. Tuttavia, se la scuderia sarà abile a sfruttare appieno il potenziale dei due, la Red Bull sarà sicuramente la principale candidata a scalzare Mercedes dal trono della classifica costruttori.

Il ritorno di Alonso in F1, che per la terza volta in carriera approda in Renault, è un altro motivo di trepidazione per i fan, curiosi di sapere come il 39enne di Oviedo se la caverà in una Renault sempre più competitiva. Gli ottimi tempi registrati nei test per giovani piloti a cui gli è stato concesso di partecipare lasciano ben sperare.

E a proposito di grandi ritorni, non si può non citare Aston Martin, che prende possesso della Force India e dopo sessant’anni si ripresenta sul più prestigioso palcoscenico del motorsport, forte di un marchio importante, dell’immenso patrimonio del presidente Lawrence Stroll, di un pacchetto competitivo e vittorioso ereditato dalla Force India e di un quattro volte campione del mondo alla guida. Sebastian Vettel ha voglia di riscatto e, dopo una stagione complicatissima dal punto di vista sportivo e umano, combatterà con le unghie e con i denti per provare al mondo che ha ancora molto da dire in questo sport.

Sainz, che ha sostituito il tedesco in Ferrari, si troverà alla guida di una rossa che rappresenta la più grande incognita del circus. Saranno riusciti a Maranello a risolvere i problemi di potenza che hanno afflitto la Ferrari per tutto il 2020? Inoltre, lo spagnolo dovrà vedersela con l’astro nascente del cavallino e della F1, un Charles Leclerc che potrebbe ambire a grandissimi risultati con un mezzo competitivo. La Scuderia ha fatto capire che vuole puntare tutto sul monegasco, ma Sainz sarà disposto a fare lo scudiero di un giovane appena ventenne? Lo spagnolo, d’altronde, può vantare diversi anni di esperienza in più rispetto a Leclerc e una carriera di tutto rispetto; inoltre, per la prima volta in carriera si troverà alla guida di un auto davvero competitiva, capace, in teoria, di lottare in maniera continuativa per podi e vittorie. Anche in casa Ferrari, dunque, si prevede una convivenza non del tutto serena, come d’altronde è avvenuto negli ultimi due anni. La scuderia, però, questa volta dovrebbe assicurarsi di riuscire a sfruttare appieno le capacità dei due piloti invece di metterli uno contro l’altro a seguito di decisioni e gerarchie poco chiare. E le gerarchie non devono per forza essere stabilite insindacabilmente a inizio stagione, possono variare durante il campionato, se non addirittura a ogni gara, a seconda di chi si trova in una situazione più vantaggiosa. Con un campionato piloti apparentemente fuori portata, la scuderia di Maranello deve puntare tutto sulla classifica costruttori, operando come squadra, in sintonia e armonia.

Sulla lista degli iscritti è riapparso un cognome pesante, Schumacher. Mick, figlio del Kaiser, prenderà parte alla stagione di F1 2021 alla guida della Haas. Il mezzo difficilmente gli permetterà di ambire a grandi risultati, ma sarà comunque interessante vedere come il giovane campione di F2 se la caverà nella massima serie. Inoltre, non dimentichiamo che i rapporti sempre più stretti tra la scuderia americana e la Ferrari fanno della Haas l’anticamera per l’approdo in Ferrari. E tutti i giornali non aspettano altro che la grande storia del ritorno di uno Schumacher alla guida della rossa.

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A proposito dell'autore

Laureato in Traduzione Specialistica, sono appassionato di Formula 1 e di tutto il mondo che le gravita intorno, soprattutto mi affascina l'aspetto umano di una competizione che porta l'uomo e la macchina agli estremi più assoluti delle loro possibilità.

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