F1 2021 Alfa Romeo, prima vettura del terzetto Ferrari-centrico, presenta la sua vettura, chiamata C41. Aggressivo l’approccio dei tecnici all’anteriore con tante novita’ ed un muso stretto ma non troppo.


Andiamo ad analizzare la vettura, affidata agli stessi piloti del 2020, Raikkonen e Giovinazzi.


La prima novità, la più evidente, è lo stravolgimento del muso. Se infatti nel 2020 il team Italo-Elvetico aveva un muso largo classico, con una serie di feritoie e condotti nella parte più anteriore, quest’anno abbiamo quello che potremmo definire un muso “ibrido”.

F1 2021 Muso Alfa Romeo c41
F1 2021 Muso Alfa Romeo c41

Se i piloni e la parte anteriore sono infatti “larghi”, il muso si stringe poi rimanendo con una sezione nettamente ridotta, per poi raccordarsi al telaio.

Questo nuovo approccio permette di sfruttare sia le soluzioni dei piloni allungati e dei “compartimenti” tipici del muso largo, che la ridotta sezione del muso stretto; le soluzioni vanno fondendosi con i piloni che sono ingabbiati in un mantello che parte dalla parte più estrema del muso.

Questa è la novità più appariscente dell’anteriore, ma, al di là dell’ala anteriore che mostra un ricciolo nel punto in cui la sezione obbligatoria che dà origine al flusso Y=250 e che potrebbe essere solo un’ala messa lì per la presentazione,

anche il posteriore presenta nette differenze rispetto all’anno passato. La parte centrale della vettura infatti, a parte la pinna ridimensionata e lo schema cromatico che tende ad ingannare l’occhio, sembra non avere grosse evoluzioni mantenendo la doppia presa d’aria sdoppiata in X, elemento unico dell’Alfa Romeo.


Ricordando che quest’anno il fondo sarà limitato da regolamento e quindi la deportanza del retro vettura calerà, i tecnici del team hanno puntato su un fondo abbastanza lineare (ma potrebbero voler nascondere qualche dettaglio), demandando la richiesta di carico ad una nuova T-Wing integrata nei piloni posteriori, che acquisiscono un disegno molto particolare; come uso negli ultimi anni sono a collo d’oca, ma con una curva molto in alto, probabilmente per riuscire a limitare al massimo il disturbo che questi elementi portano all’ala posteriore. Nuovo diffusore, con dettagli agli estremi e la scomparsa delle alette installate sul crashbox.
Tante soluzioni interessanti per una vettura che si spera beneficerà del nuovo motore Ferrari che, nel 2021, dovrebbe far dimenticare le performance dell’ annus horribilis 2020.

Di Werner Quevedo

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