RAGIONAMENTI FINALI RENAULT F1 2020

Erano anni che la Renault f1 stava crescendo come squadra, ma ad oggi sembra aver trovato un muro difficile da sorpassare.

La sua vettura è migliorata tantissimo ed è probabilmente il secondo motore del campionato pari-merito con quello Honda, ma ancora manca lo spunto alla squadra francese per ottenere risultati migliori di quello di quest’anno. inoltre, il prossimo anno potrebbe essere favorita proprio rispetto al team nipponico, perchè quest’ultimo potrebbe rallentare il passo degli sviluppi, visto il termine della loro attività in Formula 1 per il 2022.

Se svolgessimo una analisi tecnica della loro monoposto, ciò che potremmo dire è che l’efficienza è davvero alta.

Non a caso, a Spa, erano le due macchine più capaci di impensierire le Mercedes. Questo proprio per la loro velocità. Credo infondo che nel team si siano concentrati molto su questo aspetto.

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Intanto, riprendendo la classifica squadre finale, il team figura affianco alla Ferrari ed è già molto tempo che definiamo queste scuderie come quelle che si pongono a metà tra chi ha il side-wash spinto e chi non lo usa proprio.

Infatti, come primo aspetto, questo confermerebbe quanto appena dichiarato; la macchina è stata progettata per avere una penetrazione aerodinamica particolarmente elevata.

Sappiamo anche che il side-wash ostacola in parte la generazione di deportanza. Questo, per altro, sarebbe stato molto più rimarcato ad inizio stagione, per poi ridursi verso le ultime gare. La Renault ha infatti attuato una serie di modifiche per ridurre lo sfruttamento di questo principio, portando ali frontali mano a mano più cariche. Quindi, stando alla logica, gli ingegneri avrebbero capito solo strada facendo che tale caratteristica era negativa per la macchina, portando un miglioramento solo dopo alcune gare. Durante questi primi appuntamenti, alcuni punti potrebbero essere andati perduti.

La macchina francese, poi ha molti altri aspetti che permettono di capire il suo orientamento verso la bassa resistenza.

È una delle pochissime vetture dotata di smorzatori di vortici lungo tutto il lato superiore del musetto. Questo è un secondo indizio della cura estrema per la riduzione della resistenza aerodinamica.

LE PANCE LATERALI COME TERZO INDIZIO

Infine, proprio come per Ferrari per altro, anche la squadra francese utilizza pance laterali che richiudono molto lentamente il flusso dietro di se. Non come Mercedes, Racing Point e RedBull.

Notare infatti quanto tutti i team appena citati siano davanti a Renault.

La filosofia progettuale che si cela dietro le due tipologie di coperture laterali in questione sono le seguenti:

  • Una carenatura estremamente raccordata e molto pronunciata serve ad aumentare immediatamente la pressione sopra il fondo piatto, per recuperare deportanza.
  • Una superficie più tondeggiante e delicata sul flusso lo distorce meno, puntando maggiormente verso la bassa resistenza aerodinamica.

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Renault sembra aver optato per la seconda scelta e sia chiaro, non è che si può definire a priori quale sia la migliore. Chiaramente Mercedes genera più carico deportante spendendo più energia dal propulsore. Tanto è che, però, se lo possono permettere quindi fanno bene.

La Renault, forse e a dire del mio parere da esterno, potrebbe anche lei farlo perchè la cavalleria non gli è mai mancata e, forse, è fin troppo poco sfruttata. Non si può dire quindi quale delle due filosofie serva sposare, ma credo si possa dire che il team francese stia troppo attento a non perdere velocità. questo a scapito della deportanza.

Un ulteriore esempio di questo fatto, per altro, è visibile nel suo nuovo musetto, che è stato pesantemente modificato proprio quest’anno. Anche questo componente rivolto ad ottenere la penetrazione aerodinamica migliore possibile. Peccato che il musetto in stile Ferrari, proprio come anche Renault aveva nel 2019, genera un certo carico deportante ora non più presente.

CONLCUSIONI SULLA RENAULT F1 2020

La macchina è andata molto bene fino al 2019 come crescita. Anche nel 2020 hanno avuto dei buoni risultati in fondo: nessuno vuole toglierle meriti. L’unica cosa che si può dire su questa battuta di arresto nella scalata al mondiale è che forse Renault adesso sta andando troppo verso la parte dell’efficienza aerodinamica. Incomincia a mancargli la deportanza che le altre squadre stanno trovando con soluzioni anche interessanti.

Tutti hanno criticato la racing point per aver copiato la Mercedes, ma quando ha presentato queste pance nuove e particolarmente efficaci per l’aumento del carico, sono rimasto particolarmente e positivamente sorpreso. Ciò significa che oramai, chi ha i cavalli, non devo solo più puntare alla velocità pura. Qualcuno di questi deve essere sacrificato anche per le percorrenze di curva.

Renault, come abbiamo visto, di cavalli ne ha molti. A Sakhir è salita sul podio e la pista era da alte velocità. Questo, peraltro, contro Racing point con motore Mercedes e quindi il migliore. Ciò significa che ora deve riportarsi sul giusto bilancio tra efficienza e deportanza, perché quest’ultima potrebbe essere in parte carente. Una prova di questo fatto solo le mancate vittore, che invece non sono mancate per niente a RedBull in quel di Abu Dhabi: motore inferiore a Mercedes, ma carico aerodinamico perfetto come da sempre per la macchina austriaca.

Da sempre quest’ultima mescola meglio velocità e aderenza.

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Renault è veramente una buona macchina e i regolamenti del prossimo la possono aiutare per due motivi:

  • La stabilità normativa la aiuterà nel non dover stravolgere il progetto.
  • Le concessioni non le impongono limitazioni così pesanti da dover rinunciare alla ricerca di maggiore carico. Sappiamo che può farlo perché la base propulsivo consente un certo margine.

Speriamo che colgano l’occasione e comunque aggiungo che, per finire, a problemi di motore risolti, questo discorso varrà anche per Ferrari. A buon intenditore…

A presto dall’ing. Alberto Aimar.

 

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