Un GP di Russia che ci ha fatto urlare ed innamorare della categoria regina del motorsport come non accadeva da un po’ e come forse non era mai accaduto prima a Sochi. Ha vinto comunque una Mercedes, la n.44 di Lewis Hamilton che ha scritto una pagina indelebile nella storia della F1.

Il trionfo n. 100 della carriera di Lewis Hamilton è arrivato in Russia nel modo più imprevedibile ma coerente possibile. Una vittoria di esperienza, frutto del grande rapporto di fiducia che si è instaurato tra il sette volte campione del mondo inglese e il team Mercedes. Mentre negli altri team è regnato il caos comunicativo, Lewis ha ascoltato ed eseguito alla lettera i suggerimenti del suo muretto box, andando a vincere sotto l’acqua il suo quinto GP stagionale.

Lando Norris, dopo aver comandato con merito la corsa, non ha voluto ascoltare nessuno, se non il suo istinto che lo ha spinto a proseguire con gomme da asciutto sull’asfalto bagnato di Sochi per le ultime decisive tornate. Un azzardo che non ha pagato, così come quello del muretto box Ferrari che ha respinto le richieste di Charles Leclerc di rientrare per il cambio gomme. Emblematici in tal senso i team radio intercorsi tra il monegasco e la squadra.

 Charles: “Dobbiamo fermarci ora ragazzi”.

“Mancano solo tre giri Charles”.

“Dobbiamo fermarci ragazzi, altrimenti sarà game over”, l’amara risposta di Leclerc.

Monza

Un errore grave, non il primo dello stratega della Ferrari che ha condizionato la corsa del monegasco. Un quindicesimo posto finale che non rende giustizia alla performance straordinaria dell’alfiere della Rossa. Amareggiato al termine del GP di Russia, Charles Leclerc ha dichiarato: “Che finale deludente per una gara che fino alle fasi finali era stata estremamente positiva! Sono partito bene, guadagnando diverse posizioni. Tutto sembrava andare per il meglio, il mio passo era solido e riuscivo a sorpassare senza troppa fatica.
Poi ogni cosa è cambiata quando è cominciato a piovere nel finale di gara. Carlos era davanti e ha deciso di fermarsi per montare gomme intermedie, mentre io avevo ancora dei dubbi. Ho provato ad andare avanti un altro giro con le slick sperando che la pioggia diminuisse, ma invece ha cominciato a diluviare ed è stato impossibile continuare senza cambiare le gomme anche se mancavano solo due giri al termine. Quello stop ha messo la parola fine alla mia gara ed è stato un peccato enorme.
Congratulazioni a Carlos e alla squadra per aver portato a casa questo splendido terzo posto”.

Partito alla grande, Carlos Sainz può essere soddisfatto della terza posizione finale in Russia. Lo spagnolo ha ammesso: “È un piazzamento da podio e non possiamo che essere felici per questo, ma come squadra dobbiamo analizzare cosa si può far meglio per essere certi che la prossima volta una Ferrari si trovi al comando e di essere meno vulnerabili rispetto ai nostri avversari. C’è tempo prima della prossima gara e ci prepareremo al meglio anche sotto questo aspetto”.

Nel caos generale si è saputo rialzare un fiero Verstappen che non ha mai mollato, pregando per la pioggia, che alla fine gli ha regalato un insperato secondo posto. Il mondiale così resta apertissimo, con l’olandese a soli due punti dal leader Lewis. Menzione d’onore per i veterani del circus che hanno ben figurato a Sochi. Alonso e Raikkonen hanno strappato punti pesanti per i rispettivi team. Nei costruttori si allarga la forbice tra Mercedes e Red Bull, mentre la McLaren sembra assolutamente favorita sulla Rossa per la conquista del terzo posto. Appuntamento al prossimo round tra due settimane sul circuito di Istanbul.

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