Oggi possiamo parlare di una rivoluzione della Red Bull. Il team austriaco, entrato in Formula Uno nel 2005, è subito diventato uno dei grandi protagonisti del panorama della Formula Uno. Fino ad oggi ha conquistato 4 titoli mondiali e costruttori, ottenendo anche 72 vittorie. Una cifra enorme che pone la Red Bull al sesto posto della classifica di tutti i tempi dietro grandi scuderie come Lotus, Williams, Mercedes, McLaren e Ferrari. Il principiale tallone d’Achille della scuderia di Christian Horner è risultato il motore, dopo lgli attriti con la Renault e l’ufficializzaione, poche settimane fa, dell’addio della Hondaa fine stagione.

Certamente, dal prossimo anno, la Red Bull non potrà richiedere la stessa power unit a Mercedes o Ferrari, i suoi principali antagonisti, e così il team ha deciso di creare la propria divisione Powertrains, rilevando l’attività della Honda per produrre i suoi propulsori. I lavori sono stati già fatti partire nella fabbrica di Milton Keynes in Gran Bretagna. Horner può ritenersi soddisfatto: “Quello che era un vecchio magazzino sta subendo un piccolo aggiornamento”, ha scherzato l’inglese, spiegando: “Sarà la sede della divisione motori. Siamo alla 25esima settimana di lavori e tutto dovrà essere pronto per il prossimo aprile 2022. Inoltre stiamo reclutando in maniera aggressiva i migliori talenti e grazie alla sinergia con il lato telaio, saremo l’unico team di F1 come la Ferrari ad avere tutto in una sola fabbrica“. 

Stiamo prendendo il controllo del nostro destino. Abbiamo già dimostrato di potercela fare con il telaio. In tanti già dicono: ‘Come può una bevanda energetica rendere un motore competitivo?’. Ma questa è la motivazione per dimostrare loro che possiamo farcela. Il tempo darà le sue risposte”. 

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