Alfar Romeo F1 – Dalla Cina all’Ungheria con furore. E il quinto posto in griglia in tasca. Guanyu Zhou si gusta a fine qualificazione del Gran Premio di Formula 1 magiaro il suo capolavoro, ovvero l’ottenimento del quinto posto in griglia. Praticamente una pole position per un pilota che, finora, con l’ascensore delle sue prestazioni non era mai riuscito a raggiungere in questo mondiale piani così alti.

Campo molto sgombro, quindi, davanti a sè. E, se proprio ci si vuole anche mettere la ciliegina sulla torta, la soddisfazione di lasciarsi alle spalle il ferrarista Charles Leclerc, Fernando Alonso e la sua Aston Martin , Sergio Perez della Red Bull e l’altro ferrarista Carlos Sainz.

Insomma, Zhou ne ha in abbondanza per dare fiato al suo canto di giubilo che è anche speranza in vista del Gran Premio di riuscire a migliorare sensibilmente il nono posto, il suo risultato finora più eclatante nel presente mondiale, ottenuto in Australia e Spagna.

“E’ bello, molto bello essere schierati in griglia al quinto posto – commenta sul sito dell’Alfa Romeo – mi sono sentito a mio agio dal primo giro in poi, ma comunque non mi aspettavo nemmeno di finire la Q1 in P1. Il mio primo run è stato piuttosto difficile ma poi sono riuscito a eseguire al top delle nostre prestazioni sino alla fine della Q3. Sono molto contento del lavoro svolto oggi, sapevo che dovevo fare un grande passo nel mio ultimo giro di spinta poiché il precedente era stato cancellato. E lo abbiamo fatto, tutti insieme”.

E ora spera che tutto questo copioso e fruttuoso lavoro possa tradursi in un Gran Premio con i fiocchi. Lo stesso pensiero alberga nel compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas che partirà anch’egli con un onorevole settimo tempo in quarta fila al fianco del due volte campione del mondo Alonso. “Sono orgoglioso di tutta la squadra e positivamente sorpreso delle nostre prestazioni – afferma – siamo stati forti durante l’intera sessione di qualifica e siamo riusciti a tirare fuori al meglio tutto il potenziale delle nostre vetture. Certo, il lavoro è a metà strada e i punti saranno assegnati domani”.

Ma Bottas avverte buone vibrazioni e lo fa anche in considerazione di un fattore strutturale dell’Hungaroring: “sorpassare qui è difficile – prosegue – questo dovrebbe aiutarci a mantenere quanto abbiamo portato a casa oggi”. Lo dice, però, senza cancellare dalla lavagna della sua analisi il realismo. Bottas è infatti pilota navigato e sa perfettamente che in un Gran Premio le insidie possono essere sempre dietro l’angolo.

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