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Nelson Piquet compie 71 anni

Nelson Piquet – Della Formula Uno è sicuramente una delle leggende. Avanti i numeri: 207 Gran Premi disputati, ventitrè vittorie, tre campionati mondiali in bacheca, sessanta podi, 24 pole e ventitrè giri veloci. Nelson Piquet festeggerà il 17 agosto il suo compleanno numero 71.

Pilota istrionico e talentuoso, carattere a volte non semplice da gestire ma dotato anche di una naturale simpatia, l’asso brasiliano ha diviso la sua luminosa carriera nel circus tra sei scuderie. Sembrava essere destinato a una rifulgente carriera nel mondo del tennis di cui era considerato un talento emergente ma il richiamo del circus fu più forte. Chi cominciò a credere in lui fu nel 1978 la Ensign. Gran Premio dopo Gran Premio, si sarebbero per lui poi spalancate le porte di scuderie di primo piano come Mc Laren, Brabham, Williams, Lotus e Benetton.

La sua guida è sempre stata riconosciuta come equilibrata. Non cercava in modo esasperato la vittoria ma neppure era facile da domare da parte degli avversari. Non un o primo o nulla alla Ayrton Senna o alla Nigel Mansell ma neppure un calcolatore alla Alain Prost. Nel 1980 arrivarono per lui le prime soddisfazioni con un secondo posto in Argentina alle spalle di Alan Jones e la prima vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti a Long Beach.

Singolari anche certi suoi siparietti prima dell’accendersi del semaforo verde, anche con Ezio Zermiani allora inviato della Rai sui circuiti per intervistare i piloti prima e dopo la disputa dei Gran Premi.

Che quel Gran Premio vinto a Long Beach fosse stato la consacrazione di una stella risultò subito evidente l’anno successivo quando Piquet, al volante di una Brabham, si mise in tasca il suo primo campionato mondiale. Si sarebbe poi ripetuto anche nel 1983 e 1987.

Nel 1981, nonostante quattro ritiri, riuscì ad avere la meglio alla fine su Carlos Reutemann, argentino della Williams, per un solo punto, 50 contro 49. Riuscì in quell’anno ad avere la meglio su piloti del calibro di Alan Jones, Alain Prost, Jacques Laffitte e Gilles Villeneuve.

Due anni dopo salì di nuovo sul tetto del mondo totalizzando 59 punti contro i 57 di Prost e i 49 di Arnoux. L’ultima vittoria iridata del 1987 lo vide precedere con 73 punti il compagno di squadra Nigel Mansell con 61 e il compianto Ayrton Senna con 57.

Dotato di una straordinaria tecnica di guida, Piquet è passato alla storia anche per qualche episodio sopra le righe come la sfiorata scazzottata con il pilota cileno Eliseo Salazar nel Gran Premio di Hockenheim del 1982 in cui ebbero a ritirarsi entrambi dopo essersi scontrati con le loro vetture. Abituato a dire pane al pane vino al vino, è riuscito a dividere in due tronconi netti l’opinione pubblica tra chi lo stima da sempre e chi, invece, non gradiva certi atteggiamenti un po’ guasconi.

A prescindere dalla valutazione che se ne possa dare, Nelson Piquet resta comunque uno dei fuoriclasse della Formula Uno capace di fare sognare con le sue prodezze in pista generazioni di appassionati.

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