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Ferrari Gp d’Ungheria, una lunga storia di emozioni

L’ultima volta fu nel 2017. Al volante c’era Sebastian Vettel. Da quell’edizione, la Ferrari non è più riuscita a mettere le mani sul Gran Premio di Ungheria. E Charles Leclerc e Carlos Sainz, che pure , finora, nelle prime dieci uscite stagionali, non hanno fatto faville o perlomeno hanno reso ampiamente sotto le aspettative, cercheranno di spezzare il digiuno.

Il Gran Premio di Formula 1 in Ungheria, nella sua seconda vita, ha una storia relativamente recente. La sua prima vita fu molto breve e durò un solo anno, il 1936 quando sull’autodromo di Nepliget trionfò un “certo”Tazio Nuvolari le cui gesta sarebbero state immortalate da una splendida canzone omonima scritta e interpretata da Lucio Dalla.

Poi sull’Ungheria la Formula Uno fece calare il silenzio. Fino al 1986 quando il paese magiaro tornò a ospitare un Gran Premio sull’Hungaroring di Budapest. A vincere fu Nelson Piquet su Williams che si sarebbe imposto anche l’edizione successiva. La terza fu invece il compianto Ayrton Senna su Mc Laren a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi.

Lo stesso Senna si sarebbe imposto in altre due edizioni, il 1991 e 1992, due anni prima di uscire tragicamente di scena sull’autodromo di Imola.

Per quanto concerne i vincitori della kermesse, la palma del migliore spetta al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton con otto successi, Schumacher ne ha invece ottenuti quattro. Due ne hanno ottenuti Damon Hill, Mika Hakkinen, Sebastian Vettel, Jenson Button e Jacques Villeneuve. Uno a testa ne hanno invece riportato Nigel Mansell, Thierry Boutsen, Rubens Barrichello, Fernando Alonso, Esteban Ocon, Max Verstappen, Heikki Kovalainen, Max Webber, Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen.

La prima vittoria di una Ferrari in terra ungherese risale al 1989 e fu di Mansell. Dopo si sarebbe dovuto attendere il 1998 per vedere una rossa sfrecciare per prima sul traguardo grazie a Schumacher. Quest’ultimo si è imposto anche nel 2001 e nel 2004, nel 2002 il Cavallino Rampante vinse invece con Barrichello. Nel 2015 e 2017 la scuderia di Maranello troneggiò con Vettel.

A quando un altro bolide rosso sul primo gradino del podio a Budapest?

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