Max Verstappen si prende la testa della classifica in entrambe le libere del venerdì, occupando una posizione di solito dominata dal rosso e dall’argento. Sembrerebbe che la Red Bull sia finalmente tornata, ma è tutto merito della scuderia anglo-austriaca o c’entrano i bluff Ferrari- Mercedes?
Lo aveva detto forte e chiaro, Christian Horner, che ormai erano lì, a un passo dalle protagoniste di questo campionato. Dopo un inizio davvero sfortunato, con i vari ritiri per entrambi i piloti, la Red Bull sembra poter spiccare nuovamente il volo, con una RB13 data ormai per spacciata dopo i primi GP.
“Abbiamo finalmente capito quali sono i nostri problemi e come risolverli. Abbiamo definitivamente chiuso il gap già da Montreal, dove Max stava lottando con una Mercedes. In ogni gara facciamo progressi, ogni GP sarà duro, per noi, ma siamo arrivati.” Christian Horner aveva parlato così, alla vigilia del Gran Premio di Baku, alla prima edizione con questa nuova denominazione. In pochi credevano che il gap fosse realmente chiuso, sopratutto per via dello scetticismo causato dalle pochissime appendici aerodinamiche presenti sulla RB13, che, invece, sulla carta prometteva ben altro.
Max Verstappen ha pensato bene, quindi, di far vedere cosa realmente può fare adesso la sua monoposto: nelle FP1 l’olandese ha segnato il tempo più veloce seguito dal compagno di squadra, Ricciardo, a soli 470 millesimi. Al pomeriggio, Max domina ancora, su una pista scivolosa con poco grip, ma solo di 1 decimo nei confronti della Mercedes n. 77 di Valtteri Bottas. Terzo, invece, Daniel Ricciardo, a 111 millesimi. In una pista che ha regalato tanti lunghi, oggi, sembra essere la RB13 la monoposto che più riesce a stare in pista. Ed è la prima volta, dal GP di India del 2013, che la Red Bull si prende la prima posizione in entrambe le sessioni del venerdì.
“E’ il miglior venerdì dall’inizio della stagione: la monoposto andava bene, anche il set up. Il lavoro in factory è servito. Siamo fiduciosi per le qualifiche, ma sappiamo che le Mercedes torneranno a dominare. Siamo comunque primi oggi, e sono eccitato per domani” ha dichiarato invece Max, al termine di un venerdì positivo per lui.
Certo, urlare al miracolo pare un po’ affrettato, sopratutto in una giornata, quella del venerdì, che solitamente inganna: le Ferrari sono scese in pista con un alettone “importante”, cariche aerodinamicamente, quindi, con le solite prove nascoste, quasi tipiche ormai della scuderia italiana; Mercedes scende in pista invece con un assetto scarico, ma non quanto la Red Bull, che deve inoltre vedersela con una Power Unit Renault non ancora al massimo della forma.
Sul passo gara, Ferrari e Mercedes sono ancora superiori, sicuramente, con una PU più performante rispetto a quella Renault, ma in Red Bull non si arrendono, e Mad Max sembra essersi riacceso, ma forse un po’ troppo: la “doppietta” del venerdì lo rende un po’ euforico, e a 40s dalla fine delle FP2, Mad Max fa conoscenza con le barriere del circuito di Baku, macchiando giusto un po’ una giornata quasi perfetta.
Quasi, perché le variabili sono tante, in questo campionato, con i due grandi top team che giocano anche a nascondersi. Vedremo se, e quanto, la Red Bull ha davvero chiuso il gap solo in Qualifica e in Gara. Non ci resta che attendere e capire se i tori resteranno a guardare, in una sfida a due che appassiona tutto il circus, o se riusciranno a stravolgere un po’ le carte.
di Marika Laselva
Twitter: @MarikaLaselva