Le monoposto di Formula 1 ad effetto suolo, reintrodotte a partire da quest’anno, sono state causa di alcune diatribe tra le scuderie. In particolare, l’effetto porpoising (saltellamento della vettura ad alte velocità) riscontrato fin dai primi test pre-stagionali ha scatenato grandi dibattiti in merito alla sicurezza dei piloti. Dibattiti dai quali è scaturita poi la tanto discussa Direttiva Tecnica 39, accusata di essere stata la causa della rinascita Mercedes e della concomitante caduta della Ferrari.

Proprio a proposito della TD039 e delle sue conseguenze si è recentemente espresso Adrian Newey, progettista della Red Bull e storico volto della Formula 1:

red bull Budget cup
Formula 1 red bull Newey

“L’aumento del peso minimo è avvenuto con il consenso di quasi tutti i team. Se la questione è così, non ho alcun problema a cambiare le regole in corsa. Ma la direttiva tecnica sulla rigidità del fondo è stata causata dalle pressioni di alcuni piloti. Quanto siano state oneste o politicamente motivate queste lamentele, non è mia intenzione commentarlo. Ad ogni modo i bordi del fondo avrebbero potuto essere rialzati meno. Bastava rialzarli di 10 millimetri, invece che di 15”.

Le parole di Newey fanno chiaramente riferimento ai comportamenti adottati dalla Mercedes nella prima parte dell’anno, periodo durante il quale il porpoising causava grosse problematiche alle Frecce d’Argento. In particolare, le ‘sceneggiate’ di Hamilton dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan non sono passate inosservate agli occhi dei diretti rivali.

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