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Formula 1, i bocciati di metà stagione secondo la rosea

Dodici Gran Premi di Formula 1 sono finiti in archivio. Certo, c’è ancora la seconda metà della stagione da disputare ma lo scenario sin qui disegnato ha già consentito di farsi un’idea su chi , atteso a prestazioni di un certo livello, ha invece clamorosamente steccato. La Gazzetta dello Sport ha passato in rassegna nomi e cognomi di chi, a suo avviso, avrebbe potuto sinora regalarsi e regalare una stagione a tinte più forti.

In cima alla lista non poteva che esserci una Ferrari sinora ampiamente al di sotto delle attese. “Le aspettative erano ben altre- è la valutazione della rosea – sotto la guida di Frederic Vasseur la Ferrari era partita con entusiasmo, rinnovate ambizioni, e una macchina che avrebbe dovuto fare tesoro delle lacune 2022″. Il cambio di passo, però, conclude la Gazzetta, finora non vi è proprio stato. Il solo terzo posto in Belgio di Charles Leclerc può essere un buon balsamo di speranza per la fase discendente della stagione che partirà con il Gran Premio d’Olanda di fine mese. Non può però, voltando gli occhi all’indietro, essere considerato un sia pur temporaneo bilancio da cavallino rampante. “Il problema dell’usura delle gomme pare mitigato – prosegue la Gazzetta – ma mentre gli altri sembrano progredire, gli sviluppi introdotti sulla SF 23 invece non pagano. E’ in corso una riorganizzazione tecnica complessiva che evidentemente richiede tempo, il problema è che la Ferrari tempo non ne ha”.

Dietro la lavagna ci finisce anche Sergio Perez che è troppo spesso finito per essere l’ombra del sinora inossidabile Max Verstappen. L’accusa della rosea è chiara: ha mancato di continuità e, considerando che dispone della stessa Red Bull del compagno, la questione non si può certo ridurre a un aspetto tecnico. “Nelle ultime sette gare ha faticato in qualifica e in gara- spiega la rosea- portando a casa solo tre podi, confermando che la Red Bull è forte ma che è soprattutto Verstappen a farla volare”. Del resto non sarebbe facile per alcun driver avere per compagno di squadra uno che non ne sbaglia letteralmente una. E che, anche quando le prove di qualificazione non lo fanno particolarmente sorridere, riesce a rimediare tutto in gara con rimonte stratosferiche che lo portano regolarmente davanti al resto della concorrenza.

Anche per l’Alpine, complice il rendimento sinora troppo altalenante di Esteban Ocon (terzo comunque a Montecarlo) e Pierre Gasly, non sembra avere impostato la prima parte di stagione con il piede giusto: “alla presentazione londinese- scrive la rosea – l’asticella dell’Alpine era stata alzata per stare almeno davanti ad Aston Martin e Mc Laren ma finora l’obiettivo non è stato raggiunto”. Si aggiungono a questo alcuni pasticci evitabili come quello dell’Ungheria dove ambedue le vetture si sono ritrovate fuori gara in pochissimo tempo.

Nella lista dei bocciati la rosea inserisce infine Nyck De Vries che non ha ormai più un volante all’Alpha Tauri in cui è stato sostituito da Daniel Ricciardo e si è “consolato” riprendendo a studiare all’Università di Harvard e Logan Sargeant, rookie della Williams ancora a quota zero nella casellina punti, unico insieme a Ricciardo che però è rientrato nel circus in corso d’opera. “Logan – chiude la rosea- ha sicuramente bisogno di prendere confidenza con la serie”. Il punto è capire se riuscirà nell’intento.

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