Ferrari F1 – Le sue parole sono state queste: “la Red Bull è come una macchina di Formula Uno che corre su un campo di macchine di Formula due”. Direttore esecutivo della Mercedes, Christian Toto Wolff non è nuovo alle frasi taglienti destinate a fare discutere e creare ampio dibattito.
L’affermazione gli è spuntata dalle labbra in perfetta successione temporale al dodicesimo successo consecutivo della Red Bull a cavallo dei due mondiali e al settimo di fila di Max Verstappen.
E ad alcuni addetti ai lavori non è suonata propriamente gradita. Il team principal della Ferrari F1 Frederic Vasseur è tra coloro che non hanno preso bene il paragone della concorrenza della Red Bull, incluse quindi le vetture del cavallino rampante, alla Formula 2.
“Dategli una macchina di Formula due e vedrà- ha detto riferendosi a Max Verstappen- la Red Bull è davanti ma penso che la sensazione sia probabilmente la stessa di quando la Mercedes era davanti un paio di anni fa, e non andrò su questo campo. Penso onestamente che la cosa più importante sia essere concentrati su se stessi per cercare di ottenere il meglio da ciò che abbiamo per ridurre al minimo gli errori per fare un lavoro migliore, poi quello che verrà verrà”.
Vasseur avanza però un’altra osservazione. A suo avviso le scuderie stanno comunque facendo lavori nella direzione di un miglioramento e stanno anche in certa misura raccogliendone i frutti. Ma devono tenere conto dei limiti imposti dal Regolamento così come del tetto del budget. “Se guardi negli ultimi quattro o cinque fine settimana, una volta in qualifica c’era la Mc Laren davanti, una volta era la Mercedes, ma siamo tutti dietro la Red Bull e, almeno in gara hanno ancora, hanno ancora un enorme divario, ma con i regolamenti e il tetto ai costi stiamo migliorando molto meno rispetto al passato”.
A oggi la domanda resta una e secca: chi potrà mai fermare una Red Bull che, nella versione di Verstappen e anche, sia pure in misura inferiore, di quella di Perez, sta andando sempre alla velocità della luce sbriciolando la concorrenza?
Dalla risposta al quesito passerà il mantenimento di un elevato tasso di spettacolarità di una Formula Uno che, avanti con questo strapotere Red Bull, rischia di vedere assegnato il mondiale piloti molto anzitempo e quindi di assumere interesse solo per quanto riguarda la lotta per il secondo posto dove i distacchi sono assai più contenuti.