Il numero uno della Ferrari F1 cerca di sminuire la corsa al terzo posto in campionato privilegiando, come obiettivo, la crescita del team.
Al termine del doppio appuntamento in Austria la Ferrari deve fare i conti con una Mclaren che si prende qualche punto e tenta un leggerissimo allungo in campionato per la lotta alla terza posizione; ora i punti tra il team inglese e la rossa di Maranello sono 19. La Mclaren di quest’anno, grazie al motore Mercedes, è riuscita a fare un bel salto di qualità e la MCL35M, soprattutto nelle mani di Norris sta facendo miracoli.
Sin dall’inizio di questa stagione era chiaro che la Ferrari F1 non poteva certo trovarsi magicamente in battaglia con Mercedes e Red Bull per la vittoria, i regolamenti hanno limitato fortemente gli sviluppi. Ma, una risalita rispetto alla deludente stagione 2020 serve come l’aria, al morale di una squadra intera. Ecco che il terzo posto diventa l’obiettivo minimo per rilanciarsi verso il vertice della Formula 1, iniziare ad assaporare il podio, per farsi trovare pronti al 2022: l’anno della riscossa.
Mattia Binotto punta di più alla crescita della squadra affinché sia pronta alla chiamata del 2022 e ha ribadito ancora una volta le priorità del team in questo momento: “La nostra macchina è quella della prima gara in Bahrain” le parole del team Principal a Sky Sport F1.
“Siamo concentrati sull’anno prossimo. Conosciamo i nostri punti deboli, sappiamo che sui rettilinei stiamo ancora pagando dagli avversari. Paghiamo con la McLaren anche nei confronti del loro motore. Sappiamo però che possiamo fare una buona stagione. Anche nei confronti della McLaren ci sono state piste in cui la nostra prestazione era superiore alla loro. Questa pista era favorevole a loro e in due GP abbiamo perso complessivamente tre punti, non è una cosa drammatica. Il nostro obiettivo non è il terzo posto, è migliorarci. Ci saranno piste favorevoli a noi e altre favorevoli a loro. Faremo i conti alla fine”.
Binotto si sbilancia anche su una previsione per i prossimi due GP: “Silverstone sarà molto difficile per noi, per l’usura dell’anteriore, è simile alla Francia. Sarà ostica, un weekend in difesa. In Ungheria invece andremo meglio, soprattutto in qualifica. La gara invece sarà complicata per l’usura delle gomme. Ma abbiamo tempo per prepararci”.
La crescita del team rispetto al 2020 c’è, chiudere quest’anno cogliendo l’obiettivo di partenza darebbe ancora più morale agli uomini di Maranello abituati, ormai da troppo tempo, a non lottare più per il vertice.