F1NEWS FERRARI – MATTIACCI E ALONSO

Tempo fa in un noto film Al Pacino, Team Manager di una squadra di football Americano caricava i suoi atleti così:  Tutto si decide oggi. Ora, noi o risorgiamo… come squadra… o cederemo Un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso, signori miei.
Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi… oppure… aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno… un centimetro alla volta. Mezzo passo fatto un pò in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto sono intorno a noi. Ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra, massacriamo di fatica noi stessi, e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro… perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri… il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta! la differenza fra vivere e morire… Questo è essere una squadra, signori miei perciò o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. E’ il football, ragazzi. È tutto qui…… Allora. . . che cosa volete fare???”



E come Al Pacino, Marco Mattiacci incarna esattamente lo spirito della Squadra, è chiamato a motivare un Team che non vince da molti anni e che anzi qualche sconfitta l’ha subita sul filo di lana, ed anche chiamato a prendere decisioni dure e forse impopolari, come il noto Team Manager del film, valorizzare chi può dare di più, far emergere i giovani e togliere le ‘mele marce’, quelli che si sono imborghesiti, che si godono un bellissimo ingaggio nella Squadra di Formula Uno più vincente della storia, in un contesto glamour ma anche ‘casareccio’ come l’Italia e noi Italiani unici al Mondo sappiamo concepire; ma in questi anni qualcosa è stato dimenticato, perché la Leggenda, la Rossa, il Cavallino Rampante e l’inestimabile valore dell’eredità di Enzo Ferrari meritano molto di più ed anzi lo esigono, parliamo dell’amore, sì proprio di quello, di quel senso di attaccamento alla ‘maglia’ che incarna quello spirito insito nel discorso del film, chi lavora a Maranello, a partire dagli addetti alle pulizie per passare al personale della mensa, i manutentori, i meccanici, gli addetti alla sicurezza, fino ad arrivare agli ingegneri ed ai Piloti, tutti sanno che non stanno semplicemente lavorando in una fabbrica di automobili, ma lavorano nella Fabbrica delle Leggende, e un giorno quando da vecchi racconteranno le loro storie ai nipoti potranno dire, qualsiasi sia stato il loro ruolo in Fabbrica, io c’ero, io ho visto, io ho amato… Perché chi è in Ferrari per prima cosa prova amore e passione, saranno questi sentimenti che permetteranno alla Leggenda di sopravvivere in Eterno e questo è stato fino ad oggi, e chi non ci crede, chi ha altri scopi nella vita può benissimo prendere il cancello d’uscita, gli uomini passano, ma il cuore, il grandissimo cuore collettivo e storico della Ferrari resta, resta in tutti gli altri, nelle persone che si sacrificano oggi in quelle di ieri ed in quelle di domani, e che lottano ‘un centimetro alla volta’ facendo la differenza tra ‘vivere o morire’ per la Rossa e………… Questo è tutto signori miei, è tutto qui, questa è la Ferrari…

Ora sembra ci sia stato uno ‘strappo’ tra Mattiacci ed Alonso a Singapore, notizia che rimbalza su tutti i social network e sulla carta stampata, la ‘querelle’ verte in realtà sul rinnovo del contratto, sembra che lo Spagnolo voglia una montagna di denaro per rimanere altri due anni in Rosso, e dal suo punto di vista possiamo capirlo, ha 33 anni e quindi a fine carriera, quanto conta la voglia di vincere un altro Mondiale con la FERRARI ED ENTRARE DIRETTAMENTE NELLA LEGGENDA e quanto l’ingaggio? Perché se è vero che la Honda lo vuole assolutamente è anche vero che è inverosimile che approdando in McLaren possa vincere nei prossimi 3 anni, certo è sempre possibile che i Giapponesi trovino l’uovo di Colombo ma sappiamo che in F1 non si inventa una vettura vincente dall’oggi al domani, teniamo anche presente che la Mercedes migliorerà il prossimo anno ed anche la Ferrari si presume, arrivare e sbaragliare la concorrenza non sarà affatto facile… Quindi, ci chiediamo, chi è che ha fatto lo strappo? La Ferrari si vuole liberare di Alonso? Al quale dovrebbe pagare una penale di 30 mln di €, oppure è lo stesso Spagnolo che sta tirando la corda per andarsene? Sappiamo che Alonso nella comunicazione è sempre molto bravo e astuto, le sue dichiarazioni non sono mai casuali, in questi giorni giura amore per la Rossa, ed anzi se la prende con i giornalisti, c’è un secondo fine in tutto questo? Voglio ricordare a tutti che l’Asturiano è amatissimo soprattutto nei paesi Latini e un suo allontanamento da Maranello potrebbe essere uno shock per molti di questi tifosi, i quali oramai hanno associato il suo nome alla Ferrari in una specie di binomio indissolubile… D’altro canto il Team Manager della Rossa deve prendere le sue scelte, fare il suo lavoro per rilanciare la Squadra di F1 e con il cambio di Presidenza probabilmente può cambiare molto altro all’interno del Team, fino ad oggi i nomi illustri sono quelli di Domenicali, Marmorini e Montezemolo, e probabilmente altri ne seguiranno, anche il posto di Pat Fry potrebbe vacillare, quel tecnico che proprio da Alonso fu consigliato per diventare di nuovo vincenti e probabilmente uno dei maggiori responsabili dei problemi delle monoposto degli ultimi anni. Noi non abbiamo la sfera di cristallo ma crediamo fermamente che se Alonso dovesse andar via l’annuncio sarebbe dato poco prima del GP di Suzuka, quindi fra pochi giorni, in Giappone ci sarebbe un grande clamore e già i dirigenti della Honda si stanno fregando le mani a tal proposito per un rilancio del marchio in tutto il mondo, con l’obiettivo molto chiaro di fare ‘strike’ in tutti i mercati con nuovissime vetture ibride delle quali lo Spagnolo sarebbe un testimonial ideale, diventato ancor più famoso perché Ferrarista prima che bicampione del Mondo…
Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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