Intervistato da Auto Motor und Sport, Toto Wolff è tornato a parlare degli avvenimenti di Abu Dhabi e del futuro prossimo della F1.

La stagione 2022 di F1 è ormai alle porte: tra poco meno di un mese inizierà il classico periodo di presentazione delle livree delle vetture del prossimo anno, inclusa quella della Mercedes, detentrice del Mondiale Costruttori. La scuderia di Brackley rivelerà al pubblico la sua nuova creatura il 18 febbraio, e le aspettative sono tante dopo un 2021 terminato con la controversa e amara sconfitta di Lewis Hamilton contro Max Verstappen nella sfida finale di Abu Dhabi. Nel frattempo, il Team Principal della Stella Toto Wolff ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ad Auto Motor und Sport, tuffandosi ancora nel recente passato e proiettandosi verso la rivoluzione regoalmentare della quale la F1 sarà protagonista nel 2022.

“Il disappunto è molto grande.” – ha esordito l’austriaco – “Io, Lewis e il team intero siamo disillusi: amiamo questo sport perché il cronometro non mente mai. Però se eliminiamo l’equità che sta alla sua base e il cronometro diventa irrilevante, a quel punto si mette in dubbio il lato sportivo. Tutto il duro lavoro, il sangue, il sudore, le lacrime possono venire vanificati. Ci vorrà molto tempo per digerire la sconfitta. Non penso che la dimenticheremo mai, soprattutto Lewis, dato che è lui il pilota. Il minimo che possiamo fare è cercare di aiutare la FIA a migliorare in ottica futura. Mi aspetto fatti, non parole. In uno sport che si considera tale, i regolamenti non possono essere bypassati in quel modo. Prima dell’inizio della stagione, bisogna far chiarezza sulle norme, così che team, piloti e appassionati sappiano cosa è concesso fare o meno. Alla fine facciamo intrattenimento, ma nessuna decisione dovrebbe oltrepassare i regolamenti solo per garantire spettacolo“.

Secondo Wolff, tuttavia, il 2021 ha mostrato anche i lati migliori della Mercedes: “Quando perdi non puoi mai dire che la stagione sia stata un successo, ma gli elementi positivi sono stati la performance e la capacità di recuperare terreno. Dopo la squalifica di Lewis in Brasile, avrei dato per perso il mondiale piloti. E invece sono arrivati ad Abu Dhabi a pari punti. I miglioramenti nella seconda parte di stagione sono dovuti ad una maggior comprensione del comportamento della macchina. I nostri assetti erano migliori rispetto a quelli della Red Bull ed avevamo anche meno degrado delle gomme, e i risultati riflettono questa nostra crescita. Ad Austin abbiamo sbagliato assetto, ma in Brasile abbiamo trovato la chiave. I tagli sul fondo ci hanno danneggiato e ad inizio stagione abbiamo mal interpretato la loro importanza, perdendo all’incirca un secondo. Per la prima volta in otto anni abbiamo anche avuto problemi al motore a causa di difetti di produzione, ma non abbiamo perso il titolo per questo motivo”.

Il CEO della Mercedes ha inoltre evidenziato le caratteristiche che hanno reso Max Verstappen e la Red Bull degli avversari temibili: “Max è velocissimo, ma poco esperto, mentre Lewis è all’apice della carriera. Hanno corso in un campionato diverso da tutti gli altri: a volte si sono trovati 45 secondi davanti al terzo classificato. La Red Bull è stata una rivale differente rispetto alla Ferrari, che aveva la Power Unit come punto di forza. Sapevamo di poterli battere recuperando nelle curve il tempo che perdevamo sui rettilinei. La Ferrari, inoltre, commise più errori della Red Bull, con la quale ci siamo scambiati colpi come si fa nella boxe. […] Il duello tra Max e Lewis ha certamente fatto crescere l’interesse verso la F1, che ha tratto grossi benefici”.

Per quanto riguarda la rivoluzione del 2022, Wolff si dice tranquillo: “Penso che il budget cap appianerà le differenze. Se qualcuno troverà un buco nel regolamento e lo sfrutterà, tutti gli altri lo copieranno, anche perché le macchine saranno molto simili. Il primo anno potranno esserci dei grandi distacchi, ma poi tutto si riequilibrerà: nessun team avrà un vantaggio di un secondo al giro. Non siamo avvantaggiati dal fatto che la Red Bull abbia sviluppato più a lungo la vettura 2021. Credevamo di esserlo lo scorso anno, poi i regolamenti sono cambiati e abbiamo perso il vantaggio. Le vetture 2022 sono in una fase di sviluppo così rapido che è impossibile prevedere chi farà il lavoro migliore. Il budget cap non ha accontentato i team più ricchi, ma prima la F1 era divenuta una sfida a chi spendeva di più tra noi, la Ferrari e la Red Bull. Ora tutto sarà più equilibrato e penso che in futuro cinque o sei team potranno lottare per la vittoria. […]“.

“I nuovi regolamenti delle Power Unit…” – prosegue l’austriaco – “...entreranno in vigore solo nel 2026 perché i motoristi hanno bisogno di moltissimo tempo di sviluppo. Questo sarà un propulsore innovativo, con un carburante sostenibile. Per fare le cose bene, serve tempo. Per quanto riguarda le norme, abbiamo sistemato i problemi più grandi, ma alcuni dettagli devono ancora essere sistemati. Un esempio è il budget cap per la Power Unit: per me dovrebbe assestarsi sui 70 milioni di Dollari, a partire da quando il propulsore sarà pronto per scendere in pista. I costruttori attualmente impegnati in F1 non hanno paura di eventuali nuovi arrivi di Audi e Porsche, sarebbe fantastico se due case del genere si unissero al circus. Bisogna supportare quest’iniziativa, ma anche fare in modo che i tre costruttori presenti oggi vengano rispettati quando si determinano i regolamenti”.

Wolff ha infine parlato della sua coppia di piloti nel 2022, composta dal solito Hamilton e dal neo arrivato George Russell: “Spero di avere a disposizione due piloti velocissimi che lottino per la vittoria. Sennò avremo comunque bisogno di loro per riportare la nostra vettura nelle zone alte della classifica. Come reagirebbe Lewis ad una sconfitta contro George? La grandezza di Lewis viene spesso messa in dubbio, sbagliando. Anche dopo gli eventi di Abu Dhabi, si è immediatamente congratulato con Max. Lewis vuole solo una cosa: battagliare con correttezza e sulla pista”.

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