F1 – Il duello che è andato in onda a Monza durante il Gp d’Italia tra Max Verstappen e Lewis Hamilton rimarrà negli annali della storia della Formula 1, due diretti contendenti al titolo mondiale che si sfidano al massimo delle loro capacità per guadagnare punti importanti che potrebbero portarli sulla vetta del mondo. C’è chi ha pensato che la manovra di Verstappen sia stata parecchio aggressiva, addirittura chi pensa che l’olandese abbia cercato il contatto con Hamilton volontariamente, sapendo dove sarebbero finiti entrambi, certamente era la Red Bull quella che questo weekend in caso di sorpasso aveva più da perdere, ma è difficile dimostrare l’intenzionalità di un’azione, ancora più sbagliato, secondo Villenueve, giudicare secondo le conseguenze dell’azione:

Villeneuve

A Monza hanno ‘giocato’ in due. Max è stato aggressivo: poteva tagliare la chicane ma poi avrebbe dovuto cedere la posizione. Lewis avrebbe potuto lasciare 10 cm in più ma voleva restare davanti. Mi è sembrato un processo alle intenzioni. Non si può punire uno pensando che lo abbia fatto apposta quando il contatto inizia metri prima che la manovra diventi intenzionale“.

“Max voleva buttare fuori Lewis? No – ha aggiunto Villeneuve– gli hanno dato la sanzione perché la ruota della Red Bull è finita sopra la testa di Hamilton. Per le conseguenze dell’azione. Dicevano che non si deve giudicare in base alle conseguenze, ma lo hanno fatto. Anche quella di Hamilton a Silverstone era una manovra involontaria. Era un errore, e mi dà fastidio che vengano puniti gli sbagli. Questi due non riescono a stare nel limite. Lewis di solito non fa questi errori, gli succede solo con Max“.

“Verstappen è sempre molto aggressivo, con Hamilton lo è ancora di più. Se li metti insieme nelle stessa curva esagerano, ma questi momenti fanno parte della F1. Se ogni volta scatta una penalità non ci sarà più gara perché nessuno proverà a superare. Verstappen è superiore, non ha commesso veri errori. È andato sempre all’attacco. Invece Lewis ha manifestato debolezze. E anche la Mercedes, più della Red Bull”. ha poi chiosato il Campione 1997 lasciando chiaramente intuire chi, secondo lui, è il favorito per la lotta al titolo mondiale, ma la stagione è ancora lunga e come sappiamo bene in Formula 1 tutto può succedere.

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