I team si preparano ad affrontare il 1000 gran premio della storia della F1, con tante piccole e grandi novità.

Sicuramente, la querelle aereodinamica che più ha tenuto banco dall’inizio dell’anno è la completa differenza di filosofia tra Ferrari (e Alfa Romeo ed Haas) e tutti gli altri team per quanto riguarda i flussi gestiti dall’ala anteriore che vanno ad aggirare la ruota ed i disturbi causati da essa.

Mentre la maggior parte dei Team ha usato delle bandelle curve verso l’interno e flap adatti a guidare i flussi internamente rispetto alle gomme, i team motorizzati Ferrari hanno optato per l’opzione opposta, deviando i flussi all’esterno.

Sin dai primi test, questa soluzione ha fatto scalpore e tutti i grandi team sono corsi ai ripari, copiando la soluzione.

Wolff aveva detto che ci sarebbero voluti mesi per comprendere il concetto ed adattarlo alla Mercedes, ma ad appena 40 giorni di distanza, il team Anglo-Tedesco si presenta con un’ala anteriore dotata di bandelle “tagliate” e da un profilo più arquato,
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che sicuramente aiuterà a creare un canale di uscita per i flussi.
Anche Red Bull interpreta a proprio modo il concetto, aprendo una finestra nella bandella e modificando i flap, che assumono un andamento ondulato ed acquisiscono un soffiaggio nella parte più interna.

Il team Austriaco sperimenta anche con l’ala posteriore, con i due piloti che hanno due soluzioni diverse:

Quella di Gasly più alta, mentre quella di Verstappen più bassa e con un pilone di supporto accorciato: che Newey voglia provare a sfruttare l’aria energizzata dai gas di scarico?
Anche i team di seconda fascia, come Racing Point, portano novità, come il fondo dotato di tre slot, per aiutare a generare una minigonna pneumatica che migliori il grip e la gestione dei flussi davanti alla ruota posteriore

Foto via Twitter by Albert Fabrega

Articolo by Ing.  @WernerJrQuevedo

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