Secondo Auto Motor und Sport, la Red Bull avrebbe chiesto chiarimenti alla FIA riguardo un foro presente sull’impianto frenante della MCL38.
L’ascesa della McLaren nelle ultime gare non è passata inosservata ai principali rivali del team inglese in F1. Nel 2024, e in particolare da quando la MCL38 si è trasformata in una costante candidata per la vittoria, la vettura papaya è finita sotto la lente d’ingrandimento, senza aver mai mostrato alcuna irregolaritĂ tecnica. Insieme alla Ferrari e alla Mercedes, infatti, la scuderia di Woking ha attirato l’attenzione della Red Bull per la flessione della sua ala anteriore, che tuttavia continua a passare senza problemi i check tecnici della FIA. In un campionato così equilibrato, è normale che i vari team continuino a spiarsi a vicenda, chiedendo delucidazioni alla Federazione su qualsiasi novitĂ introdotta dagli avversari. E La McLaren pare essere tornata nel mirino dei campioni del mondo.
Auto Motor und Sport riporta infatti che l’attenzione della Red Bull sarebbe stata attirata da un foro realizzato dalla McLaren sull’impianto frenante della MCL38 sia all’anteriore che al posteriore. Secondo il Regolamento Tecnico, queste aperture possono essere utilizzate per installare un sensore che misura la temperatura all’interno del tamburo dei freni, ma solo al venerdì. Questi ingressi devono poi essere chiusi o rimossi durante il resto del weekend di gara, ma la scuderia anglo-austriaca avrebbe scoperto che i rivali hanno tenuto aperti questi fori per diverse gare. Red Bull sospetterebbe infatti che McLaren abbia creato un canale aggiuntivo di raffreddamento, da cui deriverebbe la superioritĂ del team papaya nella gestione degli pneumatici nelle fasi finali dei vari stint. Questo ulteriore condotto, però, rappresenterebbe una violazione del Regolamento Tecnico.
La Red Bull avrebbe quindi chiesto chiarimenti alla Federazione, che ha indagato sul tema. Negli ultimi due Gran Premi la McLaren ha chiuso questi fori come da regolamento, utilizzando del nastro adesivo. La testata tedesca sottolinea tuttavia che il team di Milton Keynes ritiene che questo strumento possa aver avvantaggiato gli avversari negli eventi precedenti, dato che la McLaren non ha dimostrato una chiara superiorità in termini di degrado gomme né a Spielberg né a Silverstone. In più, oltre alla scuderia di Woking, un altro team avrebbe utilizzato questo tipo di soluzione.
Foto: McLaren Racing Media Centre