F1 Non era difficile intuire che uno dei principali punti di debolezza per Ferrari erano le strategie eppure Frederic Vasseur si muove cautamente.

Dagli errori che hanno fatto sfumare il tentativo di vittoria di Charles a Monaco, alle questioni relative alla mancata partenza a Silverstone, passando dall’azzardo delle qualifiche con pneumatici intermedi in Brasile, gli episodi non sono mancati e la gestione delle strategie è stato un tema che ha attraversato tutta la stagione.

Mentre gli errori hanno spinto Ferrari a sostituire i suoi capi strategia, l’allora team principal Mattia Binotto era più ottimista.

A suo avviso, gli errori di strategia in casa Ferrari sono stati a volte sovrastimati. Soprattutto per il modo in cui la televisione internazionale si è concentrata più sulle conversazioni del Cavallino Rampante al muretto dei box che non sulle altre squadre.

Episodi come la mancanza di dati chiari sul delta degli pneumatici slick a Monaco, o l’eccessiva calma al muretto box rispetto al tempo variabile di Interlagos però ci sono stati e Mattia Binotto, ha difeso più volte il capo della strategia giustificandolo in quanto le decisioni potevano essere prese solo in base alle informazioni disponibili in quel momento.

La convinzione di Binotto sulla strategia del team è andata contro la convinzione di molti che fosse necessario cambiare qualcosa per evitare che la Ferrari sprecasse le opportunità che ha avuto l’anno scorso.

Quest’anno però sarà Fred Vasseur a dover dare a Maranello la spinta necessaria per puntare al titolo. Viene da se che la strategia sarà una delle principali aree di interesse.

Come Binotto,però, anche Vasseur ritiene che sarebbe sbagliato considerare gli errori di strategia la colpa di un singolo individuo. Se da un lato, infatti, si era ipotizzato che Vasseur avrebbe potuto scagliarsi contro l’attuale equipaggio del muretto dei box e ricominciare da capo con nuovo personale, dall’altro il suo approccio, almeno al momento, sembra essere più cauto.

Ritiene che ci siano fattori più profondi dietro a ciò che è andato storto in Ferrari la scorsa stagione e che gli errori sul fronte della strategia siano spesso espressione di problemi infrastrutturali. Quindi, pur ammettendo che sono in corso discussioni per capire come migliorare le cose, la soluzione per la Ferrari probabilmente ruota più intorno ai processi da migliorare, che a un cambio di personale.

“Quando si parla di strategia, di aerodinamica o di un altro argomento, bisogna evitare di concentrarsi solo sul vertice della piramide”, ha spiegato Vasseur quando gli è stato chiesto da quali cambiamenti intendeva apportare per l’inizio della stagione.

“Molto spesso, quando si parla di strategia, è molto più una questione di organizzazione che di chi sta seduto al muretto dei box”.

“Sto cercando di capire esattamente cosa è successo in ogni singolo errore e cerco di capire se si è trattato di una questione di decisioni, se era invece una questione di organizzazione o addirittura di comunicazione”.

Una possibilità, secondo Vasseur, è che le linee di comunicazione della Ferrari fossero troppo complicate e coinvolgessero troppe opinioni.

“Molto spesso per il muretto box il problema più grande è la comunicazione e il numero di persone coinvolte piuttosto che i singoli individui”, ha aggiunto. “Se ci sono troppe persone che discutono delle stesse cose, quando si ha l’esito della discussione, la macchina è già al giro successivo. Bisogna avere un chiaro flusso di discussione e di comunicazione tra le persone giuste al posto giusto. Ma siamo ancora work in progress”.

La posizione di Vasseur sul fronte della strategia è in linea con il suo approccio al resto della squadra, consapevole che sarebbe sbagliato da parte sua arrivare a cambiare la struttura tecnica troppo velocemente.

“Sarebbe arrogante da parte mia intervenire sull’organizzazione tecnica dopo due settimane”, ha detto. “Abbiamo discusso per cercare di capire come migliorare il sistema, quali potrebbero essere i punti deboli e cercare di fare un lavoro migliore. È più un miglioramento graduale che un grande passo o grandi cambiamenti che, dal mio punto di vista, non avrebbero senso”.

“Ho fiducia nei ragazzi che ci sono e cercherò di fare il meglio anche per loro, per metterli nelle condizioni migliori per svolgere il loro lavoro. Se tra un paio di mesi ancora non funzionerà vedremo ma per il momento ho fiducia in loro”.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto