In un’intervista sul canale YouTube di Newsf1.it, Gian Carlo Minardi ha fatto un resoconto su quanto visto nei test di Sakhir.
La tre giorni di test prestagionali di F1 si è conclusa venerdì pomeriggio, lasciando numerosi spunti di riflessione. La Red Bull pare un gradino sopra a tutti gli altri anche con la rivoluzionaria RB20, che segna un taglio rispetto ai concetti vincenti della vettura dello scorso anno. Dietro al team anglo-austriaco, però, la situazione è molto interessante: Ferrari sembra aver fatto lo step più importante tra tutti, dato che la SF-24 ha effettuato dei long run molto competitivi, con un degrado degli pneumatici piuttosto contenuto, e si è dimostrata più docile e costante rispetto alla terribile SF-23. Mercedes e McLaren non hanno invece mostrato granché, ma hanno confermato di essere molto competitive. Raggiunto dal canale YouTube di Newsf1.it in un’intervista disponibile da questa sera, Gian Carlo Minardi ha commentato quanto emerso dalla tre giorni di Sakhir.
“E’ stato un test interessante.” – ha esordito Minardi – “Come avevamo previsto già qualche tempo fa, ci sarà un compattamento delle forze in campo, perché il regolamento è identico a quello dello scorso anno e anche i piloti sono gli stessi del 2023. Tutte le squadre avranno guadagnato qualcosa su Red Bull, che a mio parere non si è espressa al 100%. Venerdì la Ferrari ha fatto tempi da prima fila, ma con gomme che non saranno utilizzate in Bahrein, mentre Verstappen è stato il più veloce con le C3. A parità di gomme le macchine sono molto vicine, quindi potremmo assistere ad una qualifica molto compatta. La mia sensazione è che Red Bull abbia fatto la sua messa a punto in grande tranquillità, dimostrando la sua superiorità tecnica. La Ferrari è partita certamente meglio di un anno fa, quindi la prossima settimana speriamo di avere una conferma di quanto visto in questi tre giorni.”
“Per il momento aspetterei a fare classifiche…” – ha proseguito Minardi – “…perché anche Mercedes e McLaren non hanno fatto male e i tempi sono ravvicinati. C’è una nota positiva: nel long run di giovedì di Sainz la forbice tra il giro più veloce e quello più lento era di pochi decimi, senza quel decadimento che c’era lo scorso anno. E’ un buon inizio, poi si dovranno vedere le forze in campo quando non si scherza più. […] Il long run di Verstappen è sinonimo di superiorità, tranquillità e competitività della vettura. Il pilota ha potuto ‘giocare’ con la monoposto e garantirsi una continuità e un’omogeneità nei tempi, così come un degrado ridotto delle gomme. Da dietro uno schermo però noi facciamo fatica a valutare bene, quindi ci andrei piano ad osannare le performance o creare negatività. Quello che si è visto è positivo, ma quanto positivo ce lo dirà solo il cronometro.”
Foto: Ferrari Media Centre