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F1 | Mercedes, spiegata la differenza tra porpoising e bouncing

F1 Mercedes – L’appena trascorso weekend Azero ha ridotto la schiena di Lewis Hamilton a pezzi, come dimostrano le immagini che lo ritraggono scendere dalla monoposto al termine del Gran Premio.

L’ormai famigerato porpoising non accenna a diminuire sulla Mercedes W13, e a farne maggiormente le spese è senza dubbio il sette volte campione del mondo, i cui 37 anni cominciano ormai a farsi sentire.
James Vowles, capo stratega del team Mercedes, ha parlato della questione porpoising in una recente intervista, specificando bene la differenza tra pompaggio e “bouncing” (letteralmente i rimbalzi della vettura).
“C’è sicuramente un elemento che pista per pista e dipende da quanto è liscio l’asfalto e dal layout del circuito”, ha detto Vowles.

“Baku è sicuramente tra i circuiti peggiori che abbiamo finora affrontato, mentre Barcellona è stato tra i migliori. Quei due circuiti mettono certamente in evidenza i pregi e i difetti della vettura. Ma vale la pena anche dedicare un po’ di tempo alla spiegazione di porpoising, bouncing, e bottoming: tre parole che paiono essere la stessa cosa, ma che in realtà differiscono leggermente.

“Abbiamo sofferto di pompaggio nelle prime gare mentre in Spagna no, e abbiamo fatto un enorme sforzo per risolvere il problema, e sono sicuro che abbiamo fatto un passo in avanti. A Barcellona la macchina era stabile, robusta e potevamo abbassarla. Questa è stata la chiave, siamo riusciti a creare un pacchetto aereodinamico e a lavorarci molto di più, producendo molta prestazione. A Monaco e Baku invece abbiamo scoperto un secondo problema che veniva mascherato dal primo. Abbiamo fatto dei passi avanti col porpoising, ma abbiamo chiaramente dei problemi di bouncing. Dall’esterno può sembrare la stessa cosa, ma non lo è. Avendo migliorato il pompaggio abbiamo abbassato l’altezza della vettura da terra, che ora però tocca per terra, creando quei rimbalzi che ora vedete.

“Ciò che è chiaro ora è che abbiamo ancora tanta strada da fare davanti a noi per imparare tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Vedremo tante variazioni di prestazione a seconda delle piste. Il Canada sicuramente sarà molto diverso dal Silverstone in termini di prestazione della nostra vettura”.
Vowles ha poi speso un paio di parole su Lewis Hamilton, dopo che Toto Wolff aveva espresso scetticismo sulla presenza del britannico a Montreal.

“Lewis è qui in fabbrica questa mattina e sta bene, ci sarà a Montreal. È un atleta top e spingerà oltre i propri limiti, questo è ciò che fanno i piloti di Formula 1 e ciò che li rende eccezionali. Noi abbiamo la responsabilità di far sì che quanto hanno vissuto i nostri piloti a Baku non vada avanti”.

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